Cinquant’anni di moda italiana in mostra a Reggio Calabria

Cinquant’anni di moda italiana” è il titolo di una mostra allestita a Reggio Calabria, presso i saloni di Villa Genoese Zerbi, e che domani verrà presentata alla stampa nel corso della mattinata.

Come si può ben capire dal titolo la mostra avrà come protagonisti gli abiti degli stilisti che hanno fatto la storia della moda italiana, gli stessi stilisti apprezzati non solo in Italia ma anche all’estero e che negli anni hanno contribuito a mantenere alto il nome del nostro paese e a diffondere il concetto di Made in Italy come sinonimo di qualità, classe e originalità.


Non a caso, infatti, paradossalmente, questa è la prima tappa italiana di questa mostra che prima di approdare in Calabria è stata ospitata dai musei più importanti del mondo.

La maggior parte degli abiti esposti alla mostra provengono dall’archivio storico dei vari stilisti tra cui ricordiamo Valentino, Gianni Versace, Gucci, Giorgio Armani, Prada e Missoni.

Non mancano, tuttavia, pezzi che provengono da collezionisti privati tra cui ricordiamo l’abito da sera in raso pesante di Schuberth (1950), di proprietà di Elsa De Giorgi, di cui è riportata una foto anche sull’Enciclopedia della Moda, e l’abito e soprabito in broccato oro (1958) sempre di Schuberth, di proprieta’ Mariella Giurato Sacchi.


Alcuni abiti, invece, sono presenti alla mostra perchè importanti non tanto dal punto di vista della moda ma tanto più dal punto di vista sociale, visto che in qualche modo hanno contribuito a delineare alcuni precisi momenti della storia dell’Italia. E’ il caso dei modelli simbolo dell’epoca deLa Dolce Vita“, in cui la moda era strettamente legata al cinema.

Non potevano mancare gli abiti che hanno accompagnato le grandi dive sul tappeto rosso di eventi come la notte degli Oscar, tra cui l’abito in tulle di Prada con ricami in paillettes-oro indossato dall’attrice Cate Blanchett (2000) e quello in chiffon indossato da Milla Jovovic in occasione della prima a Los Angeles del film “Giovanna D’Arco” (1999).

Ma i vestiti da donna non sono gli unici protagonisti della mostra. A questi, infatti, si aggiungono altrettanto importanti e significativi abiti maschili come lo smoking di Litrico indossato da Rossano Brazzi (1958) e quello realizzato da Brioni per Pierce Brosnan (2002).

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