Prato con freddezza ha estratto il coltello dalla sua valigetta 24 ore e ha aggredito e colpito a raffica la moglie, che è caduta a terra in una pozza di sangue. Inutili per lei i soccorsi.
Subito dopo l’omicidio, l’uomo è uscito dal luogo del delitto e ha aspettato l’arrivo dei carabinieri che lo hanno arrestato e condotto nella caserma della Compagnia di Rivoli, al comando del capitano Massimo Pesa. Giampiero Prato, perito informatico, in cura presso i servizi psichiatrici, vive a Grugliasco, nel Torinese, mentre la moglie e le due figlie, di cinque e sette anni, a Collegno.
La coppia era apparentemente tranquilla, nulla lasciava presagire ciò che è successo stamani afferma il direttore del Cisap, Mauro Perino; non c’erano problemi gravi in famiglia, a parte il rifiuto delle bambine di incontrare il padre a casa dei nonni paterni. Secondo le prime informazioni i motivi che avrebbero spinto Prato all’uccisione sarebbero legati al fatto che l’uomo imputava alla moglie la colpa di influenzare le figlie negativamente nei confronti dei sui genitori.