In questo bosco l’unica regola è che non si può parlare, per godere appieno dei suoni meravigliosi della natura che ormai non siamo più usati a sentire. Lo stormir di fronde degli alberi secolari, il cinguettio dei fringuelli, il suono delle campane dei paesini vicini, sono solo parte di quello che propone il Bosco del Silenzio.
L’idea è venuta a Farinetti quando qualche mese fa si è comprato la tenuta di Fontanafredda a Serralunga d’Alba, una zona dove le vigne non hanno soppiantato la foresta.
Farinetti spiega: “Questo bosco, tredici ettari è l’ultimo vero bosco di bassa Langa, l’unico che si sia salvato dall’invasione della vite. Per questo ho deciso non solo di conservarlo, ma di dargli una destinazione particolare. Di farlo diventare il regno del silenzio e della riflessione.”
Il viaggio per i visitatori si compone di 12 tappe, studiate e create dall’agronomo Alberto Grasso e dal poeta scrittore Pier Mario Giovannone ed ogni tappa è dedicata a un tema: possiamo trovare quella del silenzio e dell’ascolto, delle contemplazione e della degustazione, quella del cammino e quella del naufragio infinito.
Ogni tappa è segnata da citazioni di autori famosi, andando da Leopardi a Baudelaire, da Fenoglio a Pavese a Whitman, da Maupassant a padre Turoldo.
Ad ogni fermata inoltre è possibile fermarsi a riposare su una panchina e leggere le descrizioni delle pianti e degli animali visibili nelle vicinanze.
Si può optare per il percorso breve da 20 minuti e con pendenze poco rilevanti, oppure per quello lungo da 45 minuti con pendii mozzafiato e panorami incredibili.
Entrare al Bosco del Silenzio è gratuito, ed è possibile farlo dalle 8 del mattino a mezzanotte in ogni mese dell’anno.