L’ex sindaco di Villa Literno, che dopo alcune dichiarazioni rilasciate in estate da collaboratori di giustizia e dopo una serie di indiscrezioni apparse sulla stampa veniva sospeso dal partito, è accusato di aver dato il suo apporto all’ala Bidognettiana dei Casalesi: voti per appalti.
L’indagine è iniziata dall’operazione che portò all’arresto il referente casertano di Clemente Mastella, Nicola Ferraro, che con Fabozzi avrebbe fatto “affari” e buttato fondi a pioggia sul comune di Villa Literno.
Ieri mattina i carabinieri casertani lo hanno arrestato insieme ad altre 15 persone: tra di loro alcuni imprenditori coinvolti nell’inchiesta del G8 all’Aquila.