E’ stato un testa a testa molto conteso con l’opera prima della 26enne Silvia Avallone, culminato a notte fonda in uno scrutinio che ha sentenziato la vittoria dello scrittore originario di Latina per 133 voti a 129. Il libro, mostrando uno spaccato sociale durante il periodo del fascismo, narra la storia di una famiglia contadina, i Peruzzi, sradicata dalla propria terra d’origine nella bassa padana, recatasi nell’Agro Pontino in tempo di bonifica, insieme a molti altri coloni del nord Italia, emiliani, veneti e friulani. I Peruzzi sono capeggiati dal carismatico zio Pericle e dalla moglie Armida, sempre circondata dalle sue api che le parlano e in volo danno ammonimenti che non la salveranno dalla sorte che l’aspetta.
Tra i libri precedenti di Antonio Pennacchi vanno ricordati: Il fasciocomunista, da cui è stato poi tratto il film ‘Mio fratello è figlio unico’ di Daniele Luchetti; Shaw 150. Storie di fabbrica e dintorni; Fascio e martello. Per Mondadori è il quarto successo consecutivo nella prestigiosa competizione letteraria. “Dedico il premio a mio fratello Gianni, alla mia nipotina che è in arrivo e agli operai della Nexans” ha detto lo scrittore, come al solito estroverso, imprevedibile, polemico e sempre stretto nella sua coppola.