Era il 1971 quando Roberto Vecchioni, 67 anni, per la prima volta si propose come interprete delle sue canzoni. Due anni dopo, nel ‘73, partecipò al “Festival di Sanremo” con “L’uomo che si gioca il cielo a dadi”. Adesso, dopo 38 anni, lo vedremo di nuovo sul palco dell’Ariston con una canzone intitolata “Chiamami ancora amore”.
“Mi ha convinto Gianni Morandi, siamo amici di lunga data. Andiamo spesso in vacanza con le famiglie, in Puglia”. Lo racconta Roberto Vecchioni in un’intervista al settimanale “Gente”. E aggiunge: “Voglio uscire dalla ristretta cerchia dei cantautori di nicchia: punto sulla quantità e non più sulla qualità. E il festival è un’ottima vetrina”.
Sul brano che porterà a Sanremo per l’edizione 2011, Vecchioni spiega che “è dedicato ai ragazzi, alle loro speranze troppo spesso disilluse. Sono contento che siano tornati a protestare, a farsi sentire”. Dalla carriera alla famiglia. Vecchioni parla dei suoi figli: “Sono quattro e sono orgoglioso di tutti: soprattutto di Edoardo, il più piccolo, che ha 18 anni e due anni fa si è ammalato di sclerosi multipla, ma ce la sta mettendo tutta”.
Serena Marotta
“Mi ha convinto Gianni Morandi, siamo amici di lunga data. Andiamo spesso in vacanza con le famiglie, in Puglia”. Lo racconta Roberto Vecchioni in un’intervista al settimanale “Gente”. E aggiunge: “Voglio uscire dalla ristretta cerchia dei cantautori di nicchia: punto sulla quantità e non più sulla qualità. E il festival è un’ottima vetrina”.
Sul brano che porterà a Sanremo per l’edizione 2011, Vecchioni spiega che “è dedicato ai ragazzi, alle loro speranze troppo spesso disilluse. Sono contento che siano tornati a protestare, a farsi sentire”. Dalla carriera alla famiglia. Vecchioni parla dei suoi figli: “Sono quattro e sono orgoglioso di tutti: soprattutto di Edoardo, il più piccolo, che ha 18 anni e due anni fa si è ammalato di sclerosi multipla, ma ce la sta mettendo tutta”.
Serena Marotta