Toma Piemontese

Toma Piemontese è un formaggio italiano a Denominazione di Origine Protetta prodotto nelle province di Cuneo, Torino, Biella, Vercelli, Novara e Verbania e in alcuni comuni in provincia di Asti (Bubbio, Buttigliera d’Asti, Cassinasco, Cellarengo, Cessole, Dusino San Michele, Loazzolo, Monastero Bormida, Roccaverano, Mombaldone, Olmo Gentile, San Giorgio Scarampi, San Paolo Solbrito, Serole, Sessame, Valfenera e Villanova d’Asti) e di Alessandria (Acqui Terme, Terzo, Bistagno, Ponti e Denice).

Il Toma Piemontese ha ottenuto il riconoscimento DOC nel 1982 mentre nel 1986 ha ottenuto il riconoscimento DOP. Nel 2003 è nato il Consorzio di tutela del formaggio Toma Piemontese che ha l’obiettivo di promuovere e tutelare questo formaggio.


Il formaggio ha una forma circolare con un diametro che va dai 15 ai 35 cm mentre il peso è compreso tra 1,8 e 8 kg. Di questo formaggio vengono prodotte due diverse varietà, una ottenuta dal latte intero o l’altra ottenuta dal latte scremato.


Il primo presenta ha crosta più elastica e liscia e una pasta giallo paglierino dal sapore dolce e gradevole, mentre la variante semigrassa ha una crosta poco elastica, una pasta di colore bianco e un sapore decisamente più intenso.

Il formaggio viene prodotto con latte vaccino proveniente da almeno due mungiture consecutive e viene fatto riposare circa 12 ore in caso di latte intero e circa 24 ore in caso di latte scremato.

Successivamente avviene la fase di scrematura, dopodichè il formaggio viene posto in una caldaia e poi fatto raffreddare. Si procede poi ad una rottura della cagliata e ad un ulteriore riscaldamento. La cagliata raccolta viene sottoposta ad una prima pressatura e viene fatta riposare dalle 3 alle 24 ore per il formaggio a latte intero e dalle 3 alle 72 ore il formaggio a latte scremato.

Si procede poi alla fase della salatura dopodichè inizia la fase della stagionatura che avviene nelle tradizionali grotte o in ambienti idonei per un periodo che va dai 15 giorni ai 60 giorni.

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