Il tema scelto per quest’anno è “Bettercity, better life”, cioè “Città migliore, vita migliore”, con un chiaro riferimento alla qualità della vita in ambito urbano.
L’area dedicata all’Expo 2010 copre circa 5.3 chilometri quadrati ed è suddivisa in cinque zone, otto padiglioni, suddivisi su base continentale, e un museo.
Per quanto riguarda l’Italia, il padiglione si troverà nella zona dedicata all’Europa e ormai mancano all’appello solo poche opere, il cui arrivo in Cina è stato ritardato dalla nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese che ha paralizzato il traffico aereo.
La struttura dedicata al nostro Paese sarà suddivisa in tre piani e mostrerà tutti i simboli fondamentali dell’italianità: l’alta moda di Versace, la pasta, la Ferrari, alcune opere artistiche di De Chirico, una parete con palcoscenico d’orchestra in verticale e opere d’arte contemporanee provenienti dalla collezione della Triennale di Milano.
La prima cosa che accoglierà, però, i visitatori cinesi sarà una riproduzione del Teatro di Vicenza del Palladio, voluta dallo scenografo Giancarlo Basili, che è anche l’autore del concept del Padiglione.
Oltre alla mostra permanente, però, avranno visibilità anche le regioni e le città italiane, che si daranno il cambio durante i sei mesi di Esposizione.
Insomma, lo spettacolo tutto tricolore sta per avere inizio: la cultura italiana è pronta a debuttare in Cina e a confrontarsi con un mondo completamente diverso. Vediamo quale sarà il risultato.
Antonella Gullotti