Una notizia che non farà piacere a quanti ritengono che occorra fare una selezione degli stranieri presenti sul nostro territorio. Tuttavia se ci sono, lavorano, pagano e tasse e consumato in Italia, fanno anche girare la nostra economia. Una recente ricerca riportata da Immobiliare.it lo conferma: il 3% degli acquirenti è extracomunitario.
La società italiana sta cambiando e sono sempre più numerosi gli immigrati residenti in Italia che intendono restare nel nostro Paese perché magari lavorano ma soprattutto si sono integrati. Il primo passo verso la stabilizzazione è nell’acquisto di una casa. Il gruppo Tecnocasa ha messo sotto la lente d’ingrandimento la questione dell’acquisto della casa da parte dei cittadini extracomunitari, dimostrando che nel secondo semestre del 2015 il 3% di chi ha comprato un immobile in Italia è extracomunitario. In genere acquistano immobili di bassa fascia e questo dato è importante per far ripartire il mercato delle casa. Magari chi vende può approfittarne per fare il salto di qualità. Ecco le percentuali snocciolate da Tecnocasa e riassunte da Immobilare.it:
L’analisi ha rivelato anche che questa percentuale è in leggera crescita visto che, nel medesimo periodo del 2014, era ferma al 2,5%. Fra gli extracomunitari che, da luglio a dicembre 2015, sono diventati proprietari di un immobile in Italia, il 36,8% ha indirizzato il suo acquisto verso un trilocale, il 20,7% ha scelto il bilocale e un ulteriore 20% ha comprato case indipendenti, rustici o loft. La maggior parte degli extracomunitari che ha acquistato casa in Italia nel secondo semestre dello scorso anno ha un’età compresa fra i 35 ed i 44 anni e, nel 43,9% dei casi svolge la professione di operaio. Quasi 7 acquirenti su 10, all’interno di questo campione, hanno comprato casa richiedendo un mutuo e la percentuale è in aumento visto che oggi è pari al 69,2%, mentre un anno fa era il 64,4%.