Pensioni, si cambia: nel 2020 termina la sperimentazione relativa all’APe volontaria e aziendale e l’unica forma di anticipo pensionistico agevolato che può essere attivato rest l’APe social.
Anche l’APe social potrà essere attivata entro il 2020. Stop alla sperimentazione dell’APE Volontaria che consentiva a chi avesse 63 anni e voleva ritirarsi dal lavoro con un anticipo finanziato da prestito bancario da restituire poi con la pensione. Stop anche all’APE aziendale, una sorta di APe volontario che veniva pagato parzialmente dall’azienda.
Vediamo come funziona la richiesta e quali sono i requisiti necessari per l’attivazione dell’APe social l’unica soluzione possibile come pensione anticipata.
Ape Social, che cos’è
L’ Ape Social potrà ancora essere richiesta nel 2020 dai lavoratori che abbiamo compiuto 63 anni di età o che abbiano 36 anni di contributi in base alla categoria di appartenenza. Possono richiederla disoccupati, caregiver, portatori di handicap, addetti a mansioni gravose. La sperimentazione dell’APe social relativa al 2017-2019, è stata prorogata anche per il 2020 e di fatto resta l’unica sperimentazione ancora attiva legata agli anticipi pensionistici.
APe Social, i requisiti
La richiesta dell’Ape Social fa riferimento a quanto previsto dalla legge di Bilancio 2017. Per richiederla è necessario avere 63 anni di età e può essere richiesta da persone che non siano già titolari di pensione. Viene erogata fino alla maturazione della pensione di vecchiaia vera e propria.
In sostanza l’Ape Social può essere richiesta solide esclusivamente da quattro determinate categoria, disoccupati, caregiver, portatori di Handicap al 74%, lavoratori gravosi.
Disoccupazione
L’Ape Social può essere richiesta in alla cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, per dimissioni per giusta causa, per risoluzione consensuale nell’ambito di procedura di conciliazione, per scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato. Ma solo a condizione che nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, ci siano stati periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi. Il lavoratore dovrà necessariamente aver concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione spettante da almeno tre mesi ed è necessaria attività contributiva di almeno 30 anni.
Caregiver
Devono assistere, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, un parente o un affine di secondo grado convivente se i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti. Anche in questo caso viene prevista anzianità contributiva di almeno 30 anni.
Handicap al 74%
Obbliga alla riduzione della capacità lavorativa che viene accertata dalle commissioni di competenza per il riconoscimento dell’invalidità civile, che dovrà essere superiore o uguale al 74%. E anche i questo caso dovranno essere necessari 30 anni di contributi.
Lavori gravosi
L’Ape Social può essere richiesta da lavoratori dipendenti che abbiano svolto da almeno sette anni negli ultimi dieci oppure almeno sei anni negli ultimi sette una o più delle attività gravose fra quelle indicate dal testo di legge. Anche in questo caso devono essere necessari almeno 36 anni di contributi.
Ape Social, come presentare la domanda
La per la richiesta dell’Ape Social deve essere necessariamente inoltrata all’INPS e il trattamento previsto è pari alla pensione maturata al momento dell’accesso alla prestazione, fino a un massimo di 1500 euro, ma senza rivalutazione o integrazioni al minimo.