La Commissione UE ha bocciato l’idea dell’Italia di usare il reverse charge per creare risorse pari a 728 milioni di euro. La norma era stata inserita nella Legge di Stabilità 2015 insieme con una clausola di salvaguardia che autorizza l’aumento dell’accise sulla benzina per trovare soldi mancanti.
Cos’è il reverse charge?
Da Wikipedia:
L’inversione contabile, o reverse charge è un particolare meccanismo di applicazione dell’imposta sul valore aggiunto, per effetto del quale il destinatario di una cessione di beni o prestazione di servizi, se soggetto passivo nel territorio dello Stato, è tenuto all’assolvimento dell’imposta in luogo del cedente o prestatore.
Quest’ultimo soggetto emette fattura senza addebitare l’imposta ed indica la norma che prevede l’applicazione del regime del reverse charge (articolo 17 comma 5 del Dpr 633/1972). Il destinatario della cessione di beni o della prestazione del servizio deve integrare la fattura ricevuta con l’indicazione dell’aliquota propria della operazione messa in essere dal cedente o prestatore del servizio, della relativa imposta e inoltre deve registrare il documento sia nel registro delle fatture emesse o dei corrispettivi, che nel registro degli acquisti a tal punto da rendere neutrale l’effetto dell’imposta.
L’inversione contabile è uno strumento utile per l’Erario e tale meccanismo prevede che il cedente/prestatore riceva dal cliente l’importo del bene ceduto o della prestazione eseguita, con la conseguenza che non si determina in capo ad esso l’obbligo di versare l’Iva dell’operazione eseguita.
Che buco crea all’Italia la bocciatura della Commissione UE
Da Il Post:
Il risultato della bocciatura della norma è un buco di 728 milioni di euro, rispetto a quanto era stato preventivato dalla Legge di stabilità.
Proprio per tutelarsi dal rischio di bocciatura da parte della Commissione, il governo italiano aveva inserito nella Legge di stabilità una “clausola di salvaguardia” che prevede un aumento delle accise sulla benzina per coprire l’eventuale gettito mancante. Venerdì sera, nel corso del programma televisivo “Bersaglio Mobile” in onda su La7, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato che il governo troverà un’altra soluzione per coprire il buco di 728 milioni senza bisogno di ricorrere alla “clausola di salvaguardia”.