Edoardo Sanguineti è morto questa mattina qualche ora dopo il ricovero all’ospedale di Villa Scassi, nel capoluogo ligure.
Autore teatrale, critico letterario, studioso di Dante, docente di letteratura italiana all’Università di Genova, esponente di punta della Neoavanguardia e del Gruppo ’63, movimento spontaneo nato per manifestare una generale insofferenza nei confronti di opere letterarie ancora legate a modelli tradizionali tipici degli anni cinquanta. Sanguineti era questo e tante altre cose ancora.
E’ stato prima consigliere comunale, poi deputato come indipendente nelle liste del Partito Comunista. Si era guadagnato l’appellativo di enfant terrible per il modo irriverente di raccontare l’attualità e per la sua battaglia culturale iniziata negli anni ’60.
Celebre per alcuni suoi aforismi come ad esempio “Sarei tentato di dire che non esistono cattivi maestri, ma solo cattivi discepoli”.
In una recente intervista aveva detto che gli intellettuali del Gruppo ’63 avevano fame di libri e di cultura perché non si trovavano libri come Proust. Oggi invece è difficile avere fame perché si ha tutto.