È in corso nel carcere di Bergamo l’udienza di convalida del fermo di Mohammed Fikri, il marocchino fermato sabato scorso – a bordo di una nave diretta in Marocco – con l’accusa di sequestro di persona e omicidio volontario nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Yara Gambirasio. Intanto il gip, Vincenza Maccora, ha fatto sapere che si pronuncerà in merito alla convalida del fermo non prima della giornata di domani.
L’uomo – un marocchino di 22 anni, residente a Montebelluna, nel trevigiano, in Italia da qualche anno – lavorava come muratore nel cantiere di Mapello, dove i cani delle forze dell’ordine hanno fiutato diverse volte tracce di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa il 26 novembre scorso da Brembate Sopra. Intanto, continuano le indagini alla ricerca di eventuali complici. Resta ancora senza una conferma ufficiale l’ipotesi che nella vicenda siano coinvolti anche due italiani: il coinvolgimento si evincerebbe dalle intercettazioni telefoniche sull’utenza del marocchino.
Sospese – per il momento – le ricerche della ragazzina in attesa di maggiori indicazioni che potrebbero essere fornire dall’uomo, che tuttavia durante l’interrogatorio di ieri ha respinto le accuse.
Serena Marotta
L’uomo – un marocchino di 22 anni, residente a Montebelluna, nel trevigiano, in Italia da qualche anno – lavorava come muratore nel cantiere di Mapello, dove i cani delle forze dell’ordine hanno fiutato diverse volte tracce di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa il 26 novembre scorso da Brembate Sopra. Intanto, continuano le indagini alla ricerca di eventuali complici. Resta ancora senza una conferma ufficiale l’ipotesi che nella vicenda siano coinvolti anche due italiani: il coinvolgimento si evincerebbe dalle intercettazioni telefoniche sull’utenza del marocchino.
Sospese – per il momento – le ricerche della ragazzina in attesa di maggiori indicazioni che potrebbero essere fornire dall’uomo, che tuttavia durante l’interrogatorio di ieri ha respinto le accuse.
Serena Marotta