Sono cominciate stamattina le proteste degli studenti di tutta Italia contro il governo e il ddl di riforma dell’Università. Una protesta pacifica che – poco dopo le dodici non appena si è diffusa la notizia del voto di fiducia (ottenuto per tre voti) al governo – a Roma si è trasformata in una guerriglia urbana: fumogeni, pietre, bastoni usati per assaltare tre blindati della Guardia di Finanza. Un gruppo di Black Blok in via del Corso ha accerchiato e picchiato con delle mazze i blindati con dentro i finanzieri. Un blindato della Guardia di Finanza è stato incendiato.
Presi di mira dai teppisti anche auto, cassonetti, un camioncino dell’Ama, l’azienda che si occupa dei rifiuti urbani. Per bloccare gli scontri la polizia e i carabinieri hanno lanciato i lacrimogeni. Una cinquantina di persone sono rimaste ferite durante gli scontri. Un gruppo di manifestanti si è staccato dal corteo e ha assaltato la sede del dipartimento della Protezione Civile, in via Ulpiano. In piazza, oggi nella Capitale, oltre agli studenti, anche precari, esponenti dei centri sociali, aquilani e cittadini di Terzigno.
In viale Monza, a Milano, le vetrine della sede del Pdl sono state bersagliate dal lancio di uova e vernice da parte di un gruppo di studenti, altri manifestanti invece hanno fatto un blitz a Piazza Affari nella sede della Borsa. A Torino alcune migliaia di studenti delle scuole superiori e delle università hanno manifestato per le vie del centro. E ancora: un presidio composto da ricercatori e professori dell’Università e del Politecnico si è formato davanti a palazzo Carignano, sede del primo Parlamento italiano.
A Genova un corteo di circa 500 studenti ha occupato il varco portuale di Ponte Etiopia al porto di Sampierdarena e viale Canepa, mentre a Venezia hanno protestato sul Ponte di Rialto. A Palermo, ricercatori e docenti hanno bloccato il provveditorato e gruppi di studenti hanno occupato i binari della stazione, la pista dell’aeroporto e il porto.
Serena Marotta
Presi di mira dai teppisti anche auto, cassonetti, un camioncino dell’Ama, l’azienda che si occupa dei rifiuti urbani. Per bloccare gli scontri la polizia e i carabinieri hanno lanciato i lacrimogeni. Una cinquantina di persone sono rimaste ferite durante gli scontri. Un gruppo di manifestanti si è staccato dal corteo e ha assaltato la sede del dipartimento della Protezione Civile, in via Ulpiano. In piazza, oggi nella Capitale, oltre agli studenti, anche precari, esponenti dei centri sociali, aquilani e cittadini di Terzigno.
In viale Monza, a Milano, le vetrine della sede del Pdl sono state bersagliate dal lancio di uova e vernice da parte di un gruppo di studenti, altri manifestanti invece hanno fatto un blitz a Piazza Affari nella sede della Borsa. A Torino alcune migliaia di studenti delle scuole superiori e delle università hanno manifestato per le vie del centro. E ancora: un presidio composto da ricercatori e professori dell’Università e del Politecnico si è formato davanti a palazzo Carignano, sede del primo Parlamento italiano.
A Genova un corteo di circa 500 studenti ha occupato il varco portuale di Ponte Etiopia al porto di Sampierdarena e viale Canepa, mentre a Venezia hanno protestato sul Ponte di Rialto. A Palermo, ricercatori e docenti hanno bloccato il provveditorato e gruppi di studenti hanno occupato i binari della stazione, la pista dell’aeroporto e il porto.
Serena Marotta
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