Si tratta di una relazione preliminare. Mancano, infatti, i risultati degli esami fatti su un graffio, che aveva Michele Misseri su un avambraccio il 7 ottobre scorso. Non è stato possibile accertare il vilipendio del cadavere, rimasto in acqua per 42 giorni: ciò ha impedito questo tipo di accertamento.
Ripresa, questo pomeriggio, l’udienza del Tribunale del riesame (sospesa stamattina per permettere ai legali di Sabrina di visionare la perizia) alla presenza del procuratore capo Franco Sebasti, dell’aggiunto Pietro Argentino e del pubblico ministero Mariano Buccoliero, oltre ai due difensori dell’indagata. Entro due giorni, il Tribunale del riesame dovrà decidere se lasciare in carcere Sabrina Misseri, che oggi non era presente in aula.
Serena Marotta