Si continua a cercare anche nei pozzi e nelle cisterne: i carabinieri del nucleo Subacquei in queste ore stanno setacciando le campagne tra Avetrana e Nardò (Lecce), dove pochi giorni fa, Michele Misseri, zio di Sarah Scazzi, ha ritrovato il cellulare della nipote, scomparsa da casa il 26 agosto scorso.
Il cellulare, in parte bruciato, privo di batteria e senza la sim, potrebbe essere stato lanciato da un auto in corsa, dalla provinciale 141, non lontano appunto dal luogo del ritrovamento, che da Avetrana porta a Maruggio. Intanto gli investigatori, coordinati dal procuratore Franco Sebastiano e dal pm Mariano Buccoliero, stanno concentrando le indagini su familiari e amici della studentessa.
In particolare, sono al vaglio degli inquirenti le dichiarazioni di Sabrina, figlia di Misseri, con la quale il giorno della scomparsa Sarah aveva un appuntamento per andare insieme al mare. Proprio lei, non vedendo arrivare la cugina, ha provveduto a lanciare l’allarme. L’ipotesi più accreditata sarebbe quella del sequestro di persona.
Serena Marotta
Il cellulare, in parte bruciato, privo di batteria e senza la sim, potrebbe essere stato lanciato da un auto in corsa, dalla provinciale 141, non lontano appunto dal luogo del ritrovamento, che da Avetrana porta a Maruggio. Intanto gli investigatori, coordinati dal procuratore Franco Sebastiano e dal pm Mariano Buccoliero, stanno concentrando le indagini su familiari e amici della studentessa.
In particolare, sono al vaglio degli inquirenti le dichiarazioni di Sabrina, figlia di Misseri, con la quale il giorno della scomparsa Sarah aveva un appuntamento per andare insieme al mare. Proprio lei, non vedendo arrivare la cugina, ha provveduto a lanciare l’allarme. L’ipotesi più accreditata sarebbe quella del sequestro di persona.
Serena Marotta