Su Virginia Raggi si è scatenata l’ira dei romani che non l’hanno votata e hanno apprezzato pochissimo la sua presenza nei primi incontri ufficiali da sindaco di Roma. Troppi legami con il Vaticano, dicono, anche se i suoi predecessori avevano fatto altrettanto. Adesso l’attenzione è tutta per la giunta.
L’etichetta del Movimento 5 Stelle prevede che prima ancora di andare al voto, il candidato sindaco presenti la sua giunta sulla base di una selezione che chiama in causa gli attivisti e nasce dalla valutazione dei curricula dei candidati. Un’etichetta che sembra orientata a fornire alla città da governare, una giunta di qualità. Eppure la proposta della Raggi non sembra gradita a tanti perché pare sia stata pilotata dallo staff di Grillo. Ad ogni modo adesso in nomi ci sono, salvo ritocchi dell’ultimo momento. Li riassume così RaiNews:
Nella squadra ufficiosa compaiono: Paolo Berdini all’Urbanistica, Paola Muraro all’Ambiente, Andrea Lo Cicero allo Sport, Luca Bergamo alla Cultura, Flavia Marzano alla Semplificazione-Smart City, Laura Baldassarre al Sociale, Adriano Meloni allo Sviluppo economico, Marcello Minenna al Bilancio, Enrico Stefano (oppure un tecnico, donna) ai Trasporti supportato da una cabina di regia di esperti del settore. Daniele Frongia, braccio destro della Raggi, dovrebbe diventare vicesindaco con delega al Patrimonio e Partecipate ma di queste ultime potrebbe anche occuparsi Salvatore Romeo. Capo di gabinetto in Campidoglio sarà invece Daniela Morgante, magistrato della Corte dei Conti ed ex assessore al Bilancio della prima giunta di Ignazio Marino. A farle da vice, temporaneamente e “fino al 21 agosto 2016”, Virginia Proverbio, dirigente amministrativo già nominata vice capo di gabinetto vicario dall’ex commissario di Roma Francesco Paolo Tronca.