La ‘ndrangheta ha colonizzato la Lombardia. È l’analisi dei dati contenuti nelle 1110 pagine della relazione 2010 della Direzione nazionale antimafia. Dalla Calabria al Nord e “si espande sempre più sul piano nazionale – dove “è oggi l’assoluta dominatrice della scena criminale” – ed internazionale”.
“Dal territorio calabrese, la ‘ndrangheta – spiega la relazione – si è da tempo proiettata verso i mercati del Centro-Nord Italia, verso l’Europa, il Nord America, il Canada, l’Australia. L’infiltrazione e la penetrazione di questi mercati ha comportato la stabilizzazione della presenza di strutture ‘ndranghetiste in continuo contatto ed in rapporto di sostanziale dipendenza con la casa madre reggina”. I dati delle Direzioni distrettuali antimafia hanno segnalato “la presenza invasiva della ‘ndrangheta nei vari comparti criminali, con particolare riguardo al traffico della droga, ed all’inserimento nell’economia locale”.
E ancora: “La ‘ndrangheta è presente in Piemonte, tradizionale territorio di insediamento di numerose cosche calabresi; in Liguria che, assieme al Piemonte e alla Lombardia, fa parte dell’area più produttiva dell’intero Paese; in Toscana, ove è confermata la presenza di ramificazioni dei sodalizi calabresi attivi nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia; nel Lazio ed in particolare a Roma e nel basso Lazio; in Abruzzo, dove sono emersi inquietanti interessi della ‘ndrangheta, negli appalti per la ricostruzione dopo il sisma che ha colpito L’Aquila nell’aprile 2009; in Umbria ed Emilia Romagna, dove risultano insediate strutture ‘ndranghetistiche”.
Serena Marotta
“Dal territorio calabrese, la ‘ndrangheta – spiega la relazione – si è da tempo proiettata verso i mercati del Centro-Nord Italia, verso l’Europa, il Nord America, il Canada, l’Australia. L’infiltrazione e la penetrazione di questi mercati ha comportato la stabilizzazione della presenza di strutture ‘ndranghetiste in continuo contatto ed in rapporto di sostanziale dipendenza con la casa madre reggina”. I dati delle Direzioni distrettuali antimafia hanno segnalato “la presenza invasiva della ‘ndrangheta nei vari comparti criminali, con particolare riguardo al traffico della droga, ed all’inserimento nell’economia locale”.
E ancora: “La ‘ndrangheta è presente in Piemonte, tradizionale territorio di insediamento di numerose cosche calabresi; in Liguria che, assieme al Piemonte e alla Lombardia, fa parte dell’area più produttiva dell’intero Paese; in Toscana, ove è confermata la presenza di ramificazioni dei sodalizi calabresi attivi nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia; nel Lazio ed in particolare a Roma e nel basso Lazio; in Abruzzo, dove sono emersi inquietanti interessi della ‘ndrangheta, negli appalti per la ricostruzione dopo il sisma che ha colpito L’Aquila nell’aprile 2009; in Umbria ed Emilia Romagna, dove risultano insediate strutture ‘ndranghetistiche”.
Serena Marotta