È alto circa un metro e 80, corporatura robusta e atletica, carnagione chiara, capelli e occhi scuri, naso grosso, bocca con il labbro superiore carnoso e sottile nella parte inferiore, zigomi marcati. È questo l’identikit dell’aggressore di Maurizio Belpietro, il direttore di “Libero” – che ieri sera è stato bersaglio di un agguato, fallito grazie all’intervento della scorta – diffuso dalla questura di Milano.
L’aggressore indossava pantaloni da tuta bianca con riga laterale nera, camicia grigio-verde estiva da finanziere con mostrine. Il tracciato dell’identikit è stato ricostruito sulla base della testimonianza del caposcorta del giornalista, che lo ha bloccato sulle scale dello stabile di via Monte di Pietà, a Milano, dove abita Belpietro. Secondo l’agente di scorta, l’uomo armato, che è fuggito, potrebbe essere un italiano di circa 40 anni. Da oltre 20 ore gli uomini della Digos sono impegnati nella ricerca.
Intanto da oggi è stata rafforzata la scorta al direttore del quotidiano, che ha dichiarato di essere preoccupato per la sua famiglia.
Serena Marotta
L’aggressore indossava pantaloni da tuta bianca con riga laterale nera, camicia grigio-verde estiva da finanziere con mostrine. Il tracciato dell’identikit è stato ricostruito sulla base della testimonianza del caposcorta del giornalista, che lo ha bloccato sulle scale dello stabile di via Monte di Pietà, a Milano, dove abita Belpietro. Secondo l’agente di scorta, l’uomo armato, che è fuggito, potrebbe essere un italiano di circa 40 anni. Da oltre 20 ore gli uomini della Digos sono impegnati nella ricerca.
Intanto da oggi è stata rafforzata la scorta al direttore del quotidiano, che ha dichiarato di essere preoccupato per la sua famiglia.
Serena Marotta