Approvato infatti all’unanimità dalla Commissione attivita’ produttive della Camera il Ddl sull’etichettatura obbligatoria: tutti i prodotti tessili, della pelletteria e calzaturieri dovranno obbligatoriamente essere accompagnati da un etichetta che certifichi il paese di provenienza. E vi sarà la possibilità del bollino ‘Made in Italy’ solo se tutte o la maggior parte delle fasi la lavorazione del prodotto siano avvenute nel nostro Paese (indicando anche dove e quali fasi siano avvenute all’estero).
Prima dell’entrata in vigore delle legge Reguzzoni-Versace-Calearo, la Commissione europea avrà il tempo di pronunciarsi sul provvedimento e verificarne la compatibilità dell’Unione Europea.
Questa legge rappresenta una pietra miliare del piano a tutela del Made in Italy e serve a dare voce a tutte le piccole e medie imprese meno conosciute. Ma dovrà communque essere integrata da provvedimenti a sostegno dei marchi e dei brand minori, riconoscendo, ad esempio, incentivi fiscali alle imprese che investono nella valorizzazione e promozione del marchio e invitando le banche a istituire specifiche linee di credito.
E’ solo l’inizio di un percorso che vuole difendere sia i consumatori che le piccole e medie imprese del tessile, dell’abbigliamento, dell’arredo casa, delle calzature e della pelletteria, che costituiscono, oltre che il vanto, anche la struttura portante del sistema produttivo del nostro Paese.