Efferato delitto a Collegno

Questa mattina a Collegno, nel Torinese, intorno alle 9.30, si è consumato un efferato delitto. Giampiero Prato, 38 anni, ha ucciso con cinquanta coltellate la moglie, Cristina Rolle di 33 anni: un coltello dalla lama lunga venti centimetri è l’arma usata dall’uomo per assassinare la moglie all’interno degli uffici del Cisap, il Consorzio intercomunale dei Servizi alla persona, sotto gli occhi dell’assistente sociale che seguiva le pratiche del divorzio.

Prato con freddezza ha estratto il coltello dalla sua valigetta 24 ore e ha aggredito e colpito a raffica la moglie, che è caduta a terra in una pozza di sangue. Inutili per lei i soccorsi.



Subito dopo l’omicidio, l’uomo è uscito dal luogo del delitto e ha aspettato l’arrivo dei carabinieri che lo hanno arrestato e condotto nella caserma della Compagnia di Rivoli, al comando del capitano Massimo Pesa. Giampiero Prato, perito informatico, in cura presso i servizi psichiatrici, vive a Grugliasco, nel Torinese, mentre la moglie e le due figlie, di cinque e sette anni, a Collegno.

La coppia era apparentemente tranquilla, nulla lasciava presagire ciò che è successo stamani afferma il direttore del Cisap, Mauro Perino; non c’erano problemi gravi in famiglia, a parte il rifiuto delle bambine di incontrare il padre a casa dei nonni paterni. Secondo le prime informazioni i motivi che avrebbero spinto Prato all’uccisione sarebbero legati al fatto che l’uomo imputava alla moglie la colpa di influenzare le figlie negativamente nei confronti dei sui genitori.

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