Una nuova etichetta assicurerà agli acquirenti finali la tracciabilità dei prodotti, ovverò indicherà non dove il prodotto è stato finito ma la sede di tutte le fasi di produzione, in maniera da tutelare i consumatori sul processo di lavorazione e sulla sicurezza, consentendo di individuare chiaramente il prodotto interamente realizzato in Italia.
Sciare e rilassarsi a Bormio
E’ situata in un’ampia e luminosa conca circondata da una cerchia di monti, ad un altitudine di circa 1225 metri, in cui confluiscono ben quattro valli: la Valdidentro, la Valfurva, la Valle del Braulio che la collega al Passo dello Stelvio, e la Valdisotto, nella quale scorre il fiume Adda.
Tra i larici di Madesimo
Pisa Vini 2009
Bardonecchia, neve e arte
D’estate un vivace centro turistico per sportivi e non, amanti della bici, della storia, della cultura e soprattutto della natura, Bardonecchia si trasforma nella stagione invernale in un vero paradiso per sciatori e snowboarder. Questo gli permise di venire scelta come sede delle Olimpiadi 2006 per le gare di snowboard.
Pecorino Sardo D.O.P.
Gli ingredienti sono fondamentalmente tre: latte di pecora intero, caglio di vitello e sale.
Livigno, il cuore delle alpi
Considerato da molti il posto per eccellenza per godersi una vacanza invernale all’insegna dello sport, dello svago, del divertimento e del relax, per non dimenticare i numerosissimi negozi e locali.
Salame di Brianza Dop
Il Salame Brianza ha iniziato a diventare abbastanza conosciuto durante il Medioevo, e già al tempo questo salume così come molti altri era molto rinomato non solo per il gusto ma anche per le proprietà organolettiche.
Galleria degli Uffizi a Firenze
E’ fin dal 1574 che iniziarono a venir accolte opere, per volontà di Francesco de’ Medici. Il Buontalenti realizzò una speciale Tribuna per l’esposizione delle varie opere.
Nel tempo gli Uffizi divennero così il principale luogo di esposizione delle maggiori opere di tutti i migliori artisti del tempo.
Prosciutto di Parma Dop
Nei Musei Capitolini si trovano testimonianze di questo, infatti in un menu dell’epoca troviamo menzionati pullum (pollo), piscem (pesce) e perna, cioè prosciutto. Ne erano molto ghiotti soprattutto i popoli Longobardi, favoriti anche dalla facile reperibilità del sale, che potevano estrarre direttamente dalle saline, per poi mantenere la carne.
Ricotta Romana Dop
All’inizio del 1900 rappresentava ancora praticamente l’unica fonte di cibo e quindi di salvezza per questi pastori, come raccontato nel libro “Usi e costumi della campagna romana” di Ercole Metalli, dove viene raccontata la tecnica di produzione di questo formaggio, e l’abbinamento ad un po’ di pane come cibo.
La Ricotta Romana è costituita dal siero di latte intero di pecora delle razze più diffuse in questa zona, quali per esempio la Sarda, la Comisana, la Sopravvissana, la Massese e i relativi incroci.
Basilica di Santa Croce a Firenze
Sono passati sette secoli dalla sua creazione ma la sua storia è stata molto tribolata, infatti durante questo periodo la Basilica è stata soggetta a diversi lavori di modifiche, nel tempo è stata luogo di culto francescano, tempio per le funzioni riservate alle grandi famiglie, laboratorio, bottega artistica, pantheon delle personalità italiane fino ad arrivare ad essere il punto di riferimento delle personalità artistiche e religiose del tempo.
Cotechino di Modena Igp
Si racconta infatti che la sua prima apparizione la fece nel 1511 a Mirandola: quando la cittadina venne assediata dalle milizie di Papa Giulio II, gli abitanti del posto, dovendo nascondere la carne di maiale, iniziarono ad insaccarla nella cotenna del maiale, dando vita al Cotechino, un’idea ingegnosa che ancora oggi è sulle nostre tavole.
Già nel 1800 il Cotechino si era diffuso in larga scala in tutta Italia divenendo un alimento molto pregiato.
Castagna di Vallerano Dop
Questo anche a testimonianza del fatto che in questo luogo si è diffusa molto prima la cura dei castagneti che la coltivazione dei cereali.
La Castagna di Vallerano è di forma ellissoidale con la parte inferiore chiamata cicatrice ilare che è di grandezze tali da non interessare le pareti laterali del prodotto.