Silvio Berlusconi
Tante, tantissime donne ieri hanno portato la propria dignità nelle piazze d’Italia: ragazze, mamme, nonne e anche uomini sotto lo slogan “se non ora quando?”. Oltre un milione di donne hanno protestato contro l’immagine che viene data delle donne nel nostro Paese e per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi. Lo hanno fatto sfilando senza bandiere di partito, mostrando solo qualche tricolore e tanti cartelli, tutti contro il premier.
Donne in piazza, manifestazione “Se non ora quando?”
Sono state raccolte oltre 50mila adesioni per la manifestazione del 13 febbraio che vedrà scendere in piazza le donne in 117 città d’Italia e non solo (anche Tokyo e Bruxelles) con lo slogan “Se non ora quando?”. Si tratta di una mobilitazione nazionale nata in seguito al caso Ruby, che vede coinvolto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Caso Ruby, domani richiesta giudizio immediato Berlusconi
Domani la procura di Milano inoltrerà al gip la richiesta di giudizio immediato per Silvio Berlusconi indagato per il caso Ruby. Lo ha annunciato il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati. ”Oggi pomeriggio faremo una riunione conclusiva”, ha detto Bruti Liberati, non sciogliendo tuttavia il nodo giuridico per quali dei due reati – concussione e prostituzione minorile – contestati a Berlusconi sarà chiesto il giudizio immediato.
Caso Ruby, la procura indaga su Iris Berardi
Dopo Ruby, la procura sta indagando su un’altra ex minorenne, la brasiliana Iris Berardi, nell’ambito dell’inchiesta in corso a Milano sulle presunte feste a luci rosse che si sarebbero tenute nella residenza di Silvio Berlusconi ad Arcore.
Rubygate, manifestazioni: “Berlusconi dimettiti”
Una serie di manifestazioni si terranno nelle piazze delle principali città italiane, dal Nord al Sud, per chiedere a Silvio Berlusconi e al governo il rispetto della Costituzione, il rispetto della figura delle donne, nonché le dimissioni. Si parte mercoledì, 5 febbraio, a Milano, con la manifestazione “Dimettiti. Per un Italia libera e giusta” organizzata da “Libertà e Giustizia” al Palasharp in cui interverranno Umberto Eco, Roberto Saviano e Paul Ginsborg.
Due manifestazioni a Milano il 13 febbraio
Due manifestazioni in piazza a Milano sono in programma per il prossimo 13 febbraio. Da una parte ci sarà “Vieni anche tu” di Michele Santoro “in difesa dell’indipendenza della magistratura”, dall’altra il Pdl che scende in piazza per difendere Silvio Berlusconi contro la “giustizia politicizzata”.
Caso Ruby, Nicole Minetti andrà dai pm
Nicole Minetti si presenterà davanti ai magistrati milanesi che le hanno notificato un invito a comparire per martedì prossimo, 1 febbraio. Lo ha confermato il suo difensore, l’avvocato Daria Pesce. La consigliera regionale lombarda del Pdl è indagata nell’ambito del caso Ruby per induzione e favoreggiamento della prostituzione e prostituzione minorile.
Emilio Fede dimesso?
L’indiscrezione circolava già da qualche giorno, ma da ieri – dopo il suo intervento sul caso Ruby, domenica scorsa, nella trasmissione di Lucia Annunziata “In mezz’ora“, su RaiTre – la notizia sulla sostituzione del direttore del Tg4 Emilio Fede torna a circolare con insistenza con l’aggiunta di una “telefonata infuocata” tra Berlusconi e Fede. A parlarne di nuovo ci pensano prima “Oggi.it”, poi “Dagospia”.
Ruby, Berlusconi telefona a “L’infedele”
Dopo le due telefonate a “Ballarò”, ora tocca al programma “L’Infedele”: “Un postribolo televisivo”. L’ha definita così Silvio Berlusconi alla sua terza incursione in Tv – dopo quelle a Ballarò sulla manovra economica e sui rifiuti, nonché il tentativo fallito della scorsa settimana sempre durante la trasmissione condotta da Floris –. Stavolta nel mirino del premier è finita la trasmissione “L’Infedele”, in onda su La7 e condotta dal giornalista Gad Lerner, che si stava occupando ieri sera del caso Ruby e che ha registrato un record di ascolti: è stata vista in media da 1 milione 843 mila spettatori pari al 7.80 per cento di share.
Caso Ruby su Facebook
“Caso Ruby, nuovo lodo Alfano: la maggiore età sarà spostata a 16 anni con effetto retroattivo”. Questo è solo uno dei tanti link che in questi giorni si leggono sulle bacheche di Facebook, insieme alle frasi estrapolate dalle intercettazioni, e ai video caricati su YouTube che raccontano in chiave ironica le “verità” di Silvio Berlusconi.
Caso Ruby, Nadia Macrì interrogata a Milano
Silvio Berlusconi, indagato per concussione e prostituzione minorile, non si presenterà dai magistrati milanesi per rispondere alle domande su caso Ruby. Lo hanno comunicato i legali del premier in una nota inviata in tarda mattinata al procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, nella quale hanno spiegato che non ritengono i magistrati milanesi competenti ad indagare sui reati attribuiti al presidente del Consiglio.
Caso Ruby, Anm: “Attacchi inaccettabili”
“Attacchi inaccettabili” da parte di Silvio Berlusconi che “rischiano di mettere seriamente in discussione l’autonomia e l’indipendenza della magistratura”. Lo ha detto il presidente dell’Anm Luca Palamara, in un’intervista a “Sky“.
Berlusconi: “Non vado da pm”
Un altro video, un nuovo attacco alla magistratura da parte di Silvio Berlusconi: “Sul caso Ruby è stata messa in atto una operazione degna delle operazioni contro la mafia e la camorra”. E’ questo uno dei passaggi del messaggio del premier ai Promotori delle Libertà sul caso Ruby. “Ho avuto finalmente modo di leggere le 389 pagine dell’ultima vera e propria persecuzione giudiziaria, la ventottesima in 17 anni, che la Procura di Milano mi ha notificato con grande e voluto clamore nei giorni scorsi”, afferma il premier.
Berlusconi: “Mai pagato una donna”
Un video di nove minuti di registrazione mandati in onda a “Studio Aperto” con il quale Silvio Berlusconi si rivolge agli italiani per spiegare la sua versione sul caso Ruby. Dalle accuse alla magistratura alle rivelazioni sull’esistenza di una fidanzata: “Non è un paese libero quello in cui alcuni magistrati conducono delle battaglie politiche usando illegittimamente i loro poteri contro chi è stato democraticamente chiamato a ricoprire cariche pubbliche” – afferma Berlusconi -.