La ricetta originale prevede che gli arancini abbiano una forma conica ma molti per questioni di praticità preferiscono optare per una forma sferica. Degli arancini non esiste un’unica ricetta ma ne esistono in diverse varianti che a seconda dei gusti possono prevedere piselli, sugo, carne macinata, mozzarella, uova sode, ecc.
piatti tipici
Tiella di Gaeta
La tiella, infatti, è una sorta di pizza rustica che è nata proprio per consentire ai pescatori di avere un piatto unico da consumare anche fuori casa e in grado di conservarsi per più giorni.
Pane carasau
Il pane carasau è stato ideato tantissimo tempo fa dai pastori proprio perchè si tratta di una tipologia di pane che si presta ad essere conservato per lungo tempo. Secondo una leggenda, inoltre, la forma di questo pane deriva da quella della borsa che i pastori avevano a tracolla quando portavano il bestiame a pascolare.
Canederli tirolesi
Si tratta, infatti, di grossi gnocchi fatti con la mollica di pane raffermo e resi più gustosi mediante l’aggiunta dei prodotti tipici del territorio e che gli stessi contadini ricavavano dal loro allevamento, ossia speck e formaggio.
Pizzoccheri della Valtellina
Da dove derivi il nome di questo gustoso piatto, in realtà, non si è mai capito. Secondo alcuni il nome pizzoccheri deriva da “pinzocheri“, un termine con cui si indica una persona di poco conto, secondo altri invece deriva dalla forma della pasta e in particolare da “pit“, che significa pezzetto, e da”piz“, che significa schiacciare.
Pesto alla genovese
Nonostante il pesto alla genovese sia un condimento gustoso e prelibato è semplicissimo da preparare, anche chi non è un grande cuoco può cimentarsi nella preparazione del pesto, basta solo avere un pò di pazienza e gli ingredienti giusti.
Risotto alla milanese
Il legame di questo piatto alla tradizione milanese deriva da una leggenda secondo la quale un artigiano che lavorava alle vetrate del Duomo, durante il suo matrimonio con la figlia di un mastro vetraio, per far colpo sugli invitati decise di colorare il risotto con lo zafferano che veniva usato per la preparazione dei colori, trasformando così questo risotto “giallo” in uno dei soboli di Milano e della cucina italiana.