palermo
Sarà presentato domani, 14 marzo, alle 18.15, al Costes Cafè di viale Lazio, a Palermo, il libro “101 storie di mafia che non ti hanno mai raccontato”di Augusto Cavadi (New Compton editore). Insieme all’autore interverranno Enrico Bellavia (La Repubblica) e Umberto Di Maggio (Associazione Libera). Letture di Fosca Medizza. Inframezzo musicale con Patrizia Genova, presidentessa dell’Associazione Culturale “Satiro danzante”, accompagnata dal pianista Roberto Bellavia.
“Il Sentiero dei Folli”
“Le parole penetrano la mente mentre la musica invade l’anima. La voce è quella, profonda e consistente, di Fabrizio De Andrè. La canzone è ‘Preghiera in gennaio’. Pare quasi che parole e note si possano toccare, tanto è chiara la loro presenza nella stanza”. Inizia così il primo capitolo de “Il Sentiero dei Folli” di Domenico Rosaci, edito da Falzea.
Palermo, Villa Giulia
Nel 1787 Johann Wolfgang Goethe lo aveva definito “il più meraviglioso angolo della terra” ed è qui che – durante le sue visite – si fermava per leggere Omero. Siamo all’interno di Villa Giulia, la prima villa comunale realizzata a Palermo e la terza in Europa. Costruita tra il 1775 ed il 1777 per volere del pretore Antonio La Grua, marchese di Regalmici, prende il nome da quello della moglie del vicerè Marcantonio Colonna.
Mafia, Cuffaro assolto da accusa di concorso esterno
Salvatore Cuffaro è stato prosciolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa nel secondo processo in cui era coinvolto. Questo pomeriggio il gup del Tribunale di Palermo Vittorio Anania ha emesso la sentenza dopo oltre quattro ore di Camera di Consiglio.
Donne in piazza “Se non ora quando?”: oltre un milione
Tante, tantissime donne ieri hanno portato la propria dignità nelle piazze d’Italia: ragazze, mamme, nonne e anche uomini sotto lo slogan “se non ora quando?”. Oltre un milione di donne hanno protestato contro l’immagine che viene data delle donne nel nostro Paese e per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi. Lo hanno fatto sfilando senza bandiere di partito, mostrando solo qualche tricolore e tanti cartelli, tutti contro il premier.
Palermo, “Madonna della Grazia l’Averinga
Davanti alla porta del monumento c’è uno stendibiancheria. Siamo in via Giuseppe Albina, ad angolo con via Gabriele Vulpi, nel mandamento Cuba-Calatafimi, a Palermo: qui c’è l’edicola della “Madonna della Grazia l’Averinga”, o meglio c’era. All’interno della costruzione di tufi, oggi trascurata e in balia dei topi, rimane ben poco: “l’altare, un capitello e il recipiente”, spiega a “Italos” Andrea Napoli, 58 anni, proprietario del monumento. L’immagine della Madonna e le colonnine (una era stata rubata e poi recuperata) della trifora sono infatti custodite altrove.
Palermo, commemorazione Piersanti Mattarella
Corone di fiori sono state deposte questa mattina in via Libertà, a Palermo, sul luogo dell’omicidio di Piersanti Mattaralla assassinato dalla mafia il 6 gennaio del 1980.
Alla cerimonia di commemorazione dell’ex presidente della Regione siciliana erano presenti, oltre alla vedova Mattarella, i figli, i nipoti e il fratello, anche l’assessore regionale alla Famiglia, Andrea Piraino, il presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti, il sindaco Diego Cammarata, il procuratore antimafia Piero Grasso, il prefetto Caruso.
Alla cerimonia di commemorazione dell’ex presidente della Regione siciliana erano presenti, oltre alla vedova Mattarella, i figli, i nipoti e il fratello, anche l’assessore regionale alla Famiglia, Andrea Piraino, il presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti, il sindaco Diego Cammarata, il procuratore antimafia Piero Grasso, il prefetto Caruso.
Studenti in piazza, scontri a Palermo e Milano
Oggi gli studenti sono di nuovo in piazza in tutta Italia per una nuova protesta contro la riforma dell’Università, che potrebbe essere approvata oggi in via definitiva.
A Roma una delegazione di studenti porterà una lettera-appello al presidente della Repubblica per chiedergli di non firmare il ddl. Napolitano ha fatto sapere di essere disponibile a incontrarli. Dopo gli scontri avvenuti il 14 dicembre scorso, stavolta gli studenti a Roma hanno sfilato in modo pacifico, tenendosi lontani dalla “zona rossa”. Non è andata così invece a Palermo e a Milano.
A Roma una delegazione di studenti porterà una lettera-appello al presidente della Repubblica per chiedergli di non firmare il ddl. Napolitano ha fatto sapere di essere disponibile a incontrarli. Dopo gli scontri avvenuti il 14 dicembre scorso, stavolta gli studenti a Roma hanno sfilato in modo pacifico, tenendosi lontani dalla “zona rossa”. Non è andata così invece a Palermo e a Milano.
Studenti in Corteo, scontri a Roma
Sono cominciate stamattina le proteste degli studenti di tutta Italia contro il governo e il ddl di riforma dell’Università. Una protesta pacifica che – poco dopo le dodici non appena si è diffusa la notizia del voto di fiducia (ottenuto per tre voti) al governo – a Roma si è trasformata in una guerriglia urbana: fumogeni, pietre, bastoni usati per assaltare tre blindati della Guardia di Finanza. Un gruppo di Black Blok in via del Corso ha accerchiato e picchiato con delle mazze i blindati con dentro i finanzieri. Un blindato della Guardia di Finanza è stato incendiato.
Palermo, fontane piazza Giulio Cesare
C’è pure una scarpa. Sì, una scarpa nera, proprio all’interno della vasca. Si tratta della fontana di Porta di Vicari, meglio conosciuta come Porta Sant’Antonino, che da via Maqueda conduce a piazza Giulio Cesare. E questa è solo la prima tappa del tour tra le sei fontane che si trovano in piazza. Le prime due, sono quelle laterali di Porta di Vicari. Il monumento, in cattivo stato di conservazione, fu edificato nel 1789-90, al posto di un’altra porta, aperta invece nel 1601.
Palermo, fontana del “Garraffello”
L’unica forma d’arte presente in piazza Garraffello,oggi, sembra essere il murales disegnato su alcune palazzine fatiscenti. Sì, perché, la piccola fontana cinquecentesca è dimenticata e nascosta dalle numerose auto parcheggiate. Lì, al centro della piazza, nel cuore della Vucciria, a Palermo. Così, si assiste alla sua agonia, mentre continua a versare l’acqua dalle canne di bronzo con il suo getto scarso, che non segue più un orientamento preciso. Da anni si parla del recupero di quello che un tempo era il quartiere della “Loggia”, dove i mercanti genovesi, catalani e pisani trattavano i loro affari e il quartiere era un vero centro commerciale. Oggi in piazza c’è solo il degrado e i cumuli di rifiuti in ogni angolo, persino dentro la fontana. Cartacce e bicchieri di plastica all’interno, lattine, riviste e bicchieri sulla pavimentazione ormai danneggiata in più parti. Fu costruita nel 1591 da Vincenzo Gagini (ultimo figlio del celebre Antonello).
Palermo, fontane di Porta Felice
L’aquila scolpita sul dorsale quasi non si distingue più, le spaccature su entrambe le vasche mostrano i segni lasciati dal tempo, mentre il colore bianco del marmo ha lasciato il posto a macchie variopinte, e l’acqua che ristagna all’interno delle vasche è ormai solo quella piovana. Si presentano così le due fontane laterali esterne di Porta Felice – uno dei monumenti fatto costruire dal vicerè Marcantonio Colonna e progettato da tre architetti del senato: Mariano Smiriglio, Pietro Novelli e Vincenzo Tedeschi tra il 1582 e il 1637 – che la “fantasia” del passante ha anche trasformato in ricettacoli di rifiuti.
Palermo, “fontana del pescatore”
Del puttino resta solo il corpo ricoperto dalle macchie di umidità e dalla vegetazione che cresce spontanea: è decapitato e senza un braccio, e quasi non si distingue più tra le rocce della rocaille, immersa nella grande vasca circolare della “fontana del pescatore” a Palermo. Intanto, le macchie di umidità non risparmiano neppure la vasca, in parte sbreccata, i gradini e le altre sculture della fonte che ritraggono dei fanciulli intenti a giocare. In particolare, nella parte superiore del corpo centrale della fontana, i due puttini, seduti su un mostruoso serpente di mare mentre tengono tra le mani una grossa conchiglia, presentano macchie sul viso, sul braccio e lungo il corpo.
Nella parte inferiore, sotto le sculture dei due fanciulli, l’epigrafe, sbiadita dal tempo, è quasi interamente ricoperta dalle piante.
Nella parte inferiore, sotto le sculture dei due fanciulli, l’epigrafe, sbiadita dal tempo, è quasi interamente ricoperta dalle piante.
Palermo, “fontana dei due dragoni”
Il colore del marmo delle due sculture fa ormai da sfondo allo strato di polveri prodotte dallo smog delle numerose auto che ogni giorno attraversano corso Calatafimi, a Palermo. Protetta dalla ringhiera, all’interno dell’esedra attaccata all’Educandato Maria Adelaide, oggi si presenta così la fontana dei due dragoni, progettata da Mariano Smiriglio e scolpita da Nunzio La Mattina, nel 1630.