Renzi dovrà andare in aula per testimoniare quel che sa e ha fatto. Il primo ministro si è costituito parte lesa dopo le accuse di un ex collega al comune di Firenze in un processo per diffamazione. Ecco il riassunto che le agenzie stampa hanno fatto dell’accaduto.
Matteo Renzi
Indagato a Genova Tiziano Renzi, il padre del premier
La procura di Genova ha inscritto nel registro degli indagati Tiziano Renzi, il padre dell’attuale premier, Matteo Renzi, con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Alcuni contributi figurativi versati al figlio sono ancora da spulciare.
Berlusconi è stato assolto ottima notizia per le riforme del governo
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha affermato che il rapporto con Silvio Berlusconi sulle riforme sarebbe continuato anche nel caso in cui il leader di Forza Italia fosse stato condannato. Per il caso Ruby in primo grado era stata decisa una condanna a sette anni per Silvio Berlusconi che in appello è caduta. Con il fatto che non sussiste, non c’è dubbio che questo sia un elemento che rinforza la posizione di Renzi e il rapporto con Berlusconi.
Renzi batte tutti. Grillo deluso e Forza Italia al minimo
Le elezioni europee hanno avuto un esito a sorpresa e non preventivabile nei numeri. L’affermazione del Partito Democratico era quasi certa, ma non in questi termini. Ci si immaginava un … Leggi il resto
La riforma delle provincie al Senato, ma si risparmierà?
Al Senato si discute disegno di legge Del Rio, che prevede “disposizioni sulle città metropolitane, sulle provincie, sulle unioni e fusioni di comuni”. Il governo ha posto la fiducia su decreto come ha annunciato nell’aula del Senato il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi.
Matteo Renzi niente segretario Pd
Non si sa al momento quanto durerà questo governo di larghe intese che vede al potere Enrico Letta, ma il premier non dovrà per ora preoccuparsi di contrasti interni al Pd.
Arriva a tal proposito la mano tesa di Matteo Renzi, il sindaco di Firenze non ha voluto candidarsi come segretario del Pd soprattutto per rispetto ad Enrico Letta. Secondo infatti Renzi non si può pensare di fare il segretario del Pd e poi ambire ad essere premier e quindi in forte contrasto con l’attuale incaricato Letta.
Matteo Renzi rifonda il Pd
Il Partito democratico si ritrova completamente disgregato, le dimissioni di Bersani erano sembrate alquanto scontate, a causa della mancanza di personalità e di carisma da parte dell’ormai ex leader del Pd. Ora però è pronto a scendere in campo, sempre attivo per il suo popolo, Matteo Renzi.
Il sindaco di Firenze ha intenzione non solo di conquistare il Pd, ma soprattutto l’Italia e ciò è possibile attraverso la chiarezza, con parole esplicite che presentino quello che realmente deve fare un partito politico per poter governare il Paese.
Renzi accordo con Pdl o voto
Ritorna all’attacco Matteo Renzi, il sindaco di Firenze ha detto nuovamente la sua sulla situazione più che imbarazzante in cui si trova il suo partito. Il Pd di Bersani non può al momento governare, mancano i numeri per garantire la classica governabilità e il problema secondo Renzi è soprattutto l’aver voluto elemosinare i consensi del M5S.
Un errore che il sindaco di Firenze ha sottolineato con grande convinzione, secondo Renzi non si può chiedere aiuto ad un partito che non ha fatto altro che disprezzare proprio il Pd.
Matteo Renzi candidato premier
C’è ancora caos nel mondo della politica italiana, il Pd sta cercando di attuare un piano per rendere la maggioranza tale da poter governare, ma con il partito di Grillo non sembra esserci alcuna speeranza di coalizione. Matteo Renzi promette lealtà a Bersani, ma qualcosa sta cambiando negli ultimi giorni.
Ora il sindaco di Firenze, pur appoggiando il suo leader di partito, è pronto a candidarsi premier qualora il piano di Bersani fallisse. Al momento nel Pd c’è una grossa fetta di maggioranza che appoggia ancora Bersani, ma chiaramente qualcosa dovrà pur cambiare in vista delle possibili elezioni anticipate.
Matteo Renzi promette lealtà a Bersani
Il Pd si trova a dover far fronte alle problematiche per una vittoria praticamente non arrivata, con un governo che sembra essere totalmente impossibile da realizzare. Dopo il silenzio di Matteo Renzi durante la direzione nazionale del Partito Democratico, il sindaco di Firenze ha rilasciato un’intervista al Messaggero in cui ha evidenziato le sue idee su questa nuova legislatura che non sembra avere un futuro concreto.
Le sue ultime parole avevano evidenziato un Matteo Renzi solo sindaco, riguardo insomma le voci che lo vedevano come probabile nuovo Premier. Renzi parla di legislatura breve, con tono alquanto negativo non nasconde la possibilità di ritrovarsi nuovamente a votare tra qualche mese, scenario insomma più che fattibile.
Matteo Renzi solo sindaco
Lo aveva detto già dopo la vittoria primarie a Bersani, ora Matteo Renzi ribadisce il concetto di voler continuare a fare il sindaco senza alcun tipo di rimpianto. Si è parlato molto in questi giorni, dopo i risultati elezioni politiche 2013 piuttosto negativi per il Pd, se fosse cambiato qualcosa qualora al comando del partito ci sarebbe stato Matteo Renzi.
Secondo insomma i vari sostenitori del Pd e non solo, Bersani non ha fatto molto per poter vincere con convinzione e fermezza queste elezioni ed ora si ritrova praticamente senza una netta maggioranza al Senato e alla Camera, dovendo quindi puntare su una collaborazione del Movimento Cinque Stelle di Grillo.
Risultati primarie del centrosinistra
Giornate piuttosto intense per la nostra politica italiana e a tenere banco sono soprattutto le primarie del centrosinistra. Ancora non sono arrivati i dati ufficiali, non sono state visionate tutte le schede, ma ciò che resta più che ovvio è la lotta tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi. Sono loro i due leader del centrosinistra che si contenderanno la candidatura per la corsa a Palazzo Chigi.
La seconda manche delle primarie del centrosinistra avrà quindi luogo il 2 dicemnbre con il ballottaggio tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi. Al momento i risultati primarie del centrosinistra vedono una preferenza del 44,6 % per Bersani e del 36,9% per Renzi. Nulla però è ancora deciso, i due candidati del centrosinistra si giocheranno tutto nel ballottaggio del 2 dicembre.