caso Ruby
Silvio Berlusconi, indagato per concussione e prostituzione minorile, non si presenterà dai magistrati milanesi per rispondere alle domande su caso Ruby. Lo hanno comunicato i legali del premier in una nota inviata in tarda mattinata al procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, nella quale hanno spiegato che non ritengono i magistrati milanesi competenti ad indagare sui reati attribuiti al presidente del Consiglio.
Caso Ruby, Anm: “Attacchi inaccettabili”
“Attacchi inaccettabili” da parte di Silvio Berlusconi che “rischiano di mettere seriamente in discussione l’autonomia e l’indipendenza della magistratura”. Lo ha detto il presidente dell’Anm Luca Palamara, in un’intervista a “Sky“.
Berlusconi: “Non vado da pm”
Un altro video, un nuovo attacco alla magistratura da parte di Silvio Berlusconi: “Sul caso Ruby è stata messa in atto una operazione degna delle operazioni contro la mafia e la camorra”. E’ questo uno dei passaggi del messaggio del premier ai Promotori delle Libertà sul caso Ruby. “Ho avuto finalmente modo di leggere le 389 pagine dell’ultima vera e propria persecuzione giudiziaria, la ventottesima in 17 anni, che la Procura di Milano mi ha notificato con grande e voluto clamore nei giorni scorsi”, afferma il premier.
Caso Ruby, Giunta rinvia esame atti
Prosegue anche oggi l’attività degli inquirenti e degli investigatori impegnati sul caso Ruby, che vede indagato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per i reati di concussione e prostituzione minorile. Inquirenti ed investigatori stanno ascoltando nuovi testimoni e analizzando documenti, fatture, computer e cellulari sequestrati la scorsa settimana durante le perquisizioni del consigliere regionale Nicole Minetti e delle dieci ragazze residenti nella palazzina di Milano Due.
Caso Ruby, Napolitano: nessuna telefonata con Berlusconi
Non c’è stato nessun colloquio telefonico tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Con una nota della Presidenza della Repubblica viene, infatti, smentita la notizia diffusa da alcuni organi di stampa e “si smentisce egualmente – continua la nota – che il Capo dello Stato abbia letto o comunque ricevuto, non competendogli in alcun modo, le carte trasmesse dall’Autorità giudiziaria alla Camera dei Deputati che dovrà pronunciarsi sull’autorizzazione richiestale a eseguire una specifica perquisizione”.
Berlusconi: “Mai pagato una donna”
Un video di nove minuti di registrazione mandati in onda a “Studio Aperto” con il quale Silvio Berlusconi si rivolge agli italiani per spiegare la sua versione sul caso Ruby. Dalle accuse alla magistratura alle rivelazioni sull’esistenza di una fidanzata: “Non è un paese libero quello in cui alcuni magistrati conducono delle battaglie politiche usando illegittimamente i loro poteri contro chi è stato democraticamente chiamato a ricoprire cariche pubbliche” – afferma Berlusconi -.
Caso Ruby, Berlusconi: forse non andrà dai pm
Dopo l’incontro avvenuto ieri pomeriggio ad Arcore, i legali del premier Silvio Berlusconi non hanno ancora deciso. Almeno questa è la versione ufficiale diffusa stamattina. Tra le ipotesi al vaglio dei legali Piero Longo e Niccolò Ghedini ci sarebbe quella che venga eccepito un legittimo impedimento per il 21, il 22 e il 23 gennaio.
Caso Ruby, indagato Berlusconi
Il premier Silvio Berlusconi è indagato dalla Procura di Milano per concussione e sfruttamento della prostituzione minorile. Stamattina gli è stato notificato un invito a comparire dalla Procura di Milano. Tra le date possibili indicate dai magistrati milanesi ci sono quelle del 21, 22 e 23 gennaio. Berlusconi sarebbe indagato dal 21 dicembre 2010.
Caso Ruby, Berlusconi: “Non cambio il mio stile”
“È il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne. È questo che lo rende così pericoloso. Non ha nessun pudore. Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice. Ha l’allergia alla verità, una voluttuaria e voluttuosa propensione alle menzogne. “Chiagne e fotte”, dicono a Napoli dei tipi come lui. E si prepara a farlo per cinque anni”. Così scriveva il 25 marzo del 2001 il giornalista Indro Montanelli.