I 178 casi risalgono al periodo compreso tra il 18 e il 22 aprile scorso in cui, emanato il blocco degli spazi aerei in quasi tutta Europa a causa della nube provocata dall’eruzione del vulcano islandese Eyjafjall, furono cancellati migliaia di voli. I passeggeri di conseguenza furono costretti a rimanere a terra.
In particolare a non aver ricevuto soccorso sarebbero stati i passeggeri dello scalo di Ciampino che non avrebbero ricevuto dalla compagnia aerea irlandese pasti, bevande e pernottamento come invece prescritto dall’art. 9 del Regolamento europeo n. 261/2004.
In quel caso il soccorso ai passeggeri dello scalo romano fu prestato dall’Enac e dalla Protezione Civile, mentre la maggioranza delle altre compagnie aeree risulta aver prestato i dovuti aiuti per limitare i disagi patiti dalle centinaia di passeggeri bloccati negli aeroporti per le stesse circostanze.
Lorena Giacomazzo