Politica
Politica italiana
Bondi “pianista”
Aggressore col casco: colpito un altro giovane
Rivelazioni di Wikileaks sul caso Calipari
Nicola Calipari era un agente dei servizi segreti italiani morto a marzo del 2005 a Baghdad mentre traeva in salvo la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena: era stata vittima di un sequestro rivendicato da terroristi della Jhiad.
Le versioni italiana e statunitense, pur entrando in contrasto su diversi punti, connotavano la vicenda come un tragico incedente: a un “chekpoint” americano la Toyota guidata dagli 007 italiani sarebbe stata scambiata per un’autobomba e ciò avrebbe fatto partire i circa 400 colpi, di cui uno alla testa fatale per Calipari. La tesi dell’accadimento imprevisto fu confutata da testimoni diretti dell’evento, come la stessa Sgrena, da elementi contrastanti nelle versioni ufficiali e da indagini portate avanti dalla magistratura italiana.
Scoperto l’aggressore “con il casco”
Tommaso Padoa Schioppa è morto
Durante una cena organizzata da lui stesso a Roma con varie decine di amici, in palazzo Sacchetti vicino al Tevere, si è sentito male e a nulla è servito il trasporto in ospedale: è un infarto a mettere la parola fine alla vita del 70enne.
Protesta migranti Brescia
Sono sei migranti senza permesso di soggiorno, vengono dall’Africa e dall’oriente e hanno dai venticinque ai trentasei anni: da quasi due settimane sono saliti su una gru per protesta a Brescia. Si trovano a quasi quaranta metri di altezza. Lottano contro l’ultima sanatoria del governo: migranti e associazioni che li tutelano denunciano che molti, dopo aver pagato i contributi per il “condono” che li doveva regolarizzare, non hanno nemmeno avuto spiegazioni sulle motivazioni per cui sono state respinte le richieste. A buttare benzina sul fuoco anche problemi con l’amministrazione del leghista Fabio Rolfi.
Perla Genovesi svela particolari delle escort di Mora
Lei, ex assistente parlamentare (portaborse) di Enrico Pianetta che aveva accompagnato in viaggi istituzionali in sud america e militante locale del Pdl a Parma, aveva il compito di “corriere” e ora vuole collaborare con la giustizia. Avrebbe dichiarato che lei è una “religiosa e tra gli spacciatori faceva solo “l’infiltrata” per svelare le loro nefandezze”.
Traffico di migranti: circa trecento in sei giorni
Inoltre hanno scelto nuove rotte. Solo in quest’ultima settimana le forze dell’ordine hanno scoperto:
Insufficienza di prove per Assange, il pirata del “tip off”
In tutto il mondo si crea scalpore e il fondatore di Wikileaks ribatte con una mail al giornale liberale Dagens Nyheter e con un tweet: declina tutto e spiega che già da tempo si parla di “trappole”. Poche ore dopo, il cambio di rotta ufficiale via web del procuratore capo Eva Finne: “non ci sono abbastanza indizi” e cadono le accuse.
Sollievo per 41000 appartenenti al personale docente ed educativo
Il ricorso prevedeva il depennamento di circa 40000 docenti e personale ata, ed era stato presentato dall’Anief tramite gli avvocati Miceli e Ganci.
Di Pietro denunciato da Veltri: il leader IDV risponde sul blog
Secondo Veltri, Di Pietro sarebbe riuscito a “deviare” i rimborsi elettorali delle europee del 2004 all’associazione privata “Italia dei Valori”, diversa dal movimento politico fondato precedentemente: “L’Italia dei Valori”. Per fare ciò avrebbe falsificato autocertificazioni.
Aldo Brancher nuovo Ministro del Federalismo
Diventano così 23 i ministri del governo Berlusconi, se si tiene conto che il premier, dopo le dimissioni di Scajola, ha assunto ad interim la direzione del dicastero dello Sviluppo Economico.
Santoro: “O si fa Annozero o si cerca accordo”
Al centro dell’incontro con i giornalisti c’è la soluzione contrattuale del conduttore di Annozero con la Rai e l’inizio della sua trattativa per andarsene dall’azienda di Stato.
“L’unica scelta è tra Annozero o un accordo. Non starò due anni chiuso in una stanza ad aspettare”, ha detto Santoro che si dichiara pronto a lasciare il mandato ad aprile/maggio dell’anno prossimo qualora Paolo Galimberti, presidente della Rai, ed il consiglio d’amministrazione del servizio pubblico scelgano di non mandare in onda la trasmissione che conduce e di cui è autore. Ma la scelta di lasciare o meno viale Mazzini, spiega chiaramente alla stampa, dipenderà esclusivamente da ciò che deciderà l’azienda.