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Nicole Minetti si presenterà davanti ai magistrati milanesi che le hanno notificato un invito a comparire per martedì prossimo, 1 febbraio. Lo ha confermato il suo difensore, l’avvocato Daria Pesce. La consigliera regionale lombarda del Pdl è indagata nell’ambito del caso Ruby per induzione e favoreggiamento della prostituzione e prostituzione minorile.
Invito a comparire a Nicole Minetti
Un invito a comparire per il primo febbraio prossimo da parte dei pm di Milano è stato notificato al consigliere regionale Nicole Minetti, indagata nell’inchiesta per induzione e favoreggiamento della prostituzione e della prostituzione minorile nell’ambito del caso Ruby. I pm hanno anche inviato un nuovo fascicolo di 227 pagine alla Camera dei deputati, che va ad aggiungersi ai documenti già inviati il 14 gennaio scorso. Dalle carte che la Procura milanese ha inviato alla Camera emergerebbero nuovi particolari sul Rubygate: ad agosto scorso la guardia di Finanza sequestrò dall’auto su cui viaggiava Raminez 12 chilogrammi di cocaina. L’auto – fermata in via Olgettina e sulla quale è stata trovata la droga – era stata prestata da Nicole Minetti a Maristella Polanco, convivente di Ramirez. Ci sarebbero poi, oltre ad altre intercettazioni, gli appunti di Ruby: diamanti e denaro attesi dal premier.
Ruby, Berlusconi telefona a “L’infedele”
Dopo le due telefonate a “Ballarò”, ora tocca al programma “L’Infedele”: “Un postribolo televisivo”. L’ha definita così Silvio Berlusconi alla sua terza incursione in Tv – dopo quelle a Ballarò sulla manovra economica e sui rifiuti, nonché il tentativo fallito della scorsa settimana sempre durante la trasmissione condotta da Floris –. Stavolta nel mirino del premier è finita la trasmissione “L’Infedele”, in onda su La7 e condotta dal giornalista Gad Lerner, che si stava occupando ieri sera del caso Ruby e che ha registrato un record di ascolti: è stata vista in media da 1 milione 843 mila spettatori pari al 7.80 per cento di share.
Eurispes: Italiani delusi da istituzioni
Gli italiani sono delusi dalle istituzioni. Lo rivela un sondaggio di Eurispes, che presenterà il Rapporto Italia 2011 il prossimo venerdì. Intanto ecco qualche dato contenuto nel rapporto: per il 68,5 per cento degli italiani la propria fiducia nelle istituzioni è diminuita nel corso dell’ultimo anno, con un aumento di delusi che supera il 22 per cento. Solo il 2,2 per cento degli italiani dichiara che la propria fiducia nelle istituzioni è aumentata nel corso dell’ultimo anno, mentre per il 68,5 per cento è diminuita e per il 27,5 per cento è invece rimasta invariata.
Caso Ruby, Anm: “Attacchi inaccettabili”
“Attacchi inaccettabili” da parte di Silvio Berlusconi che “rischiano di mettere seriamente in discussione l’autonomia e l’indipendenza della magistratura”. Lo ha detto il presidente dell’Anm Luca Palamara, in un’intervista a “Sky“.
Berlusconi: “Non vado da pm”
Un altro video, un nuovo attacco alla magistratura da parte di Silvio Berlusconi: “Sul caso Ruby è stata messa in atto una operazione degna delle operazioni contro la mafia e la camorra”. E’ questo uno dei passaggi del messaggio del premier ai Promotori delle Libertà sul caso Ruby. “Ho avuto finalmente modo di leggere le 389 pagine dell’ultima vera e propria persecuzione giudiziaria, la ventottesima in 17 anni, che la Procura di Milano mi ha notificato con grande e voluto clamore nei giorni scorsi”, afferma il premier.
Caso Ruby, Giunta rinvia esame atti
Prosegue anche oggi l’attività degli inquirenti e degli investigatori impegnati sul caso Ruby, che vede indagato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per i reati di concussione e prostituzione minorile. Inquirenti ed investigatori stanno ascoltando nuovi testimoni e analizzando documenti, fatture, computer e cellulari sequestrati la scorsa settimana durante le perquisizioni del consigliere regionale Nicole Minetti e delle dieci ragazze residenti nella palazzina di Milano Due.
Caso Ruby, Napolitano: nessuna telefonata con Berlusconi
Non c’è stato nessun colloquio telefonico tra il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Con una nota della Presidenza della Repubblica viene, infatti, smentita la notizia diffusa da alcuni organi di stampa e “si smentisce egualmente – continua la nota – che il Capo dello Stato abbia letto o comunque ricevuto, non competendogli in alcun modo, le carte trasmesse dall’Autorità giudiziaria alla Camera dei Deputati che dovrà pronunciarsi sull’autorizzazione richiestale a eseguire una specifica perquisizione”.
Stragi ’93, pentito accusa Berlusconi
“Francesco Giuliano mi disse che erano stati dei politici a dirgli questi obiettivi, questi suggerimenti e in un’altra occasione mi fece il nome di Berlusconi”.
Così ha dichiarato il pentito Giovanni Ciaramitaro, deponendo a Firenze al processo sulle stragi del 1993 a Firenze, Roma e Milano.
Così ha dichiarato il pentito Giovanni Ciaramitaro, deponendo a Firenze al processo sulle stragi del 1993 a Firenze, Roma e Milano.
Berlusconi: “Mai pagato una donna”
Un video di nove minuti di registrazione mandati in onda a “Studio Aperto” con il quale Silvio Berlusconi si rivolge agli italiani per spiegare la sua versione sul caso Ruby. Dalle accuse alla magistratura alle rivelazioni sull’esistenza di una fidanzata: “Non è un paese libero quello in cui alcuni magistrati conducono delle battaglie politiche usando illegittimamente i loro poteri contro chi è stato democraticamente chiamato a ricoprire cariche pubbliche” – afferma Berlusconi -.
Caso Ruby, Berlusconi: forse non andrà dai pm
Dopo l’incontro avvenuto ieri pomeriggio ad Arcore, i legali del premier Silvio Berlusconi non hanno ancora deciso. Almeno questa è la versione ufficiale diffusa stamattina. Tra le ipotesi al vaglio dei legali Piero Longo e Niccolò Ghedini ci sarebbe quella che venga eccepito un legittimo impedimento per il 21, il 22 e il 23 gennaio.
Caso Ruby, indagato Berlusconi
Il premier Silvio Berlusconi è indagato dalla Procura di Milano per concussione e sfruttamento della prostituzione minorile. Stamattina gli è stato notificato un invito a comparire dalla Procura di Milano. Tra le date possibili indicate dai magistrati milanesi ci sono quelle del 21, 22 e 23 gennaio. Berlusconi sarebbe indagato dal 21 dicembre 2010.
Il “Pdl” si chiamerà “Italia”
Sfondo azzurro, nastro tricolore in mezzo, scritta in bianco: nella parte superiore il nome “Italia”, mentre sotto “Berlusconi presidente”. Sarebbe questo, come pubblica l’agenzia Dire, il nuovo simbolo scelto da Silvio Berlusconi, che andrà a sostituire quello attuale del Popolo della libertà.
Microspie da Umberto Bossi
Dopo gli incidenti alla sede della Lega di Gemonio – per i quali non è stato convalidato il fermo nei confronti di M. P., 39 anni, accusato di aver compiuto, nella notte tra il 28 e il 29 dicembre scorso, l’attentato contro la sede della Lega Nord – Umberto Bossi – in vacanza a Ponte di Legno – conversando con alcuni giornalisti -rivela che un paio di mesi fa sono state trovate delle microspie nel suo ufficio romano al ministero delle Riforme e nella sua residenza romana, in zona Porta Pia.