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È stato colpito un edificio del bunker del colonnello Gheddafi ieri, nel secondo giorno dell’offensiva internazionale contro Tripoli. E ieri sera sono decollati i primi Tornado italiani: alle 20, sei degli otto caccia bombardieri Tornado messi a disposizione della coalizione, sono partiti dall’aeroporto militare di Trapani-Birgi.
Berlusconi: “Per ora solo basi, se servono anche raid”
“Per ora solo basi, se servono anche raid”. Lo ha riferito il premier Silvio Berlusconi. “Vorrei tranquillizzare i nostri concittadini: le nostre forze armate ieri hanno fatto un esame approfondito della disponibilità di armi e di missili del regime libico, e la loro conclusione certa è che non ci sono in questo momento armi in dotazione della Libia che possano raggiungere il territorio italiano”, ha detto Berlusconi durante una conferenza stampa all’ambasciata d’Italia a Parigi al termine del vertice internazionale straordinario sulla Libia.
Caccia francesi sorvolano la Libia
Migliaia di persone stanno fuggendo da Bengasi, sotto attacco da questa mattina. Al Jazira ha riferito che le forze fedeli al rais attaccano la città dalla costa e da sud. Gli attacchi di questa mattina su Bengasi hanno provocato almeno 26 morti, secondo quanto riferisce l’emittente Al Jazeera, e i feriti sono almeno 40. Intanto dal vertice che si è tenuto stamattina a Parigi è stato dato il via libera ad un’azione militare contro Gheddafi. Numerosi caccia “Rafale” francesi stanno sorvolando Bengasi e il territorio libico in missione di ricognizione.
Italia pronta a partecipare in Libia
L’Italia metterà a disposizione non solo le basi militari, ma anche mezzi e uomini. È questa la decisione che è stata presa nel corso del consiglio dei Ministri straordinario che si è tenuto oggi e che ha autorizzato l’utilizzo di sette basi italiane e “ogni opportuna iniziativa” che sarà necessaria per attuare le decisioni dell’Onu sulla crisi in Libia. Le basi interessate nell’azione nei confronti della Libia sono: Amendola, Aviano, Decimomannu, Sigonella, Trapani, Gioia del Colle e Pantelleria. Lo hanno detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, e il ministro della Difesa, Ignazio la Russa.
Libia annuncia un cessate il fuoco immediato
Il ministro degli Esteri libico Mussa Kussa ha annunciato oggi che la Libia ha deciso un cessate il fuoco immediato per proteggere i civili e gli stranieri presenti nel paese dopo la risoluzione dell’Onu sulla no fly zone. Da una parte le dichiarazioni del ministro degli Esteri libico dall’altra quella degli insorti, secondo cui il cessate il fuoco annunciato dal ministro degli Esteri di Gheddafi sarebbe un “bluff”.
Onu approva no fly zone sulla Libia
Il consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato la risoluzione sulla “no fly zone”. Dieci voti a favore: Francia, Gran Bretagna, Usa, Bosnia, Gabon, Nigeria, Sudafrica, Portogallo, Colombia e Libano, mentre si sono astenute Russia, India, Cina, Germania e Brasile, nessun voto contrario. La risoluzione (la numero 1973) prevede il divieto di sorvolo e autorizza ad usare ogni mezzo necessario per difendere i civili in Libia. La Francia si è detta pronta ad un attacco alle forze del regime di Gheddafi anche nella notte.
Fukushima, cemento per coprire reattori
Un sarcofago di cemento per ogni reattore. È questa l’ipotesi allo studio del Giappone per seppellire per sempre i reattori nucleari di Fukushima. Una soluzione come quella che fu presa a Chernobyl, in Ucraina, dopo il tragico incidente del 1986. Una colata di cemento per coprire l’impianto, danneggiato dal terremoto e dallo tsunami di una settimana fa, sarebbe una soluzione, infatti, visto che gli altri tentativi fatti dai tecnici per raffreddare i reattori della centrale nucleare non hanno avuto successo.
Fukushima: “Alta radioattività”
Oggi un nuovo incendio è scoppiato nella centrale nucleare di Fukushima 1, gravemente danneggiata dal sisma e dal maremoto che cinque giorni fa ha colpito il Giappone, mentre la terra continua a tremare: una forte scossa di terremoto di magnitudo 6 è stata avvertita alle ore 12.52 locali nella zona orientale di Tokyo.
Giappone, nuove esplosioni a Fukushima
Due nuove esplosioni sono avvenute nel reattore 3 della centrale nucleare di Fukushima 1, nel nord del Giappone, che è stata danneggiata dal potente terremoto avvenuto venerdì scorso. Sono almeno undici le persone ferite. Il governo ha fatto sapere che non è escluso l’avvio del processo di fusione del nucleo di uno degli impianti. Le due esplosioni, come ha spiegato l’Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, sono state causate da fughe di idrogeno. Il sistema di raffreddamento del reattore due è andato “in panne”, perdendo completamente le sue funzioni di raffreddamento.
Libia, Gheddafi bombarda al Ajabidiya
Ancora bombardamenti in Libia. Secondo l’emittente araba “al Jazeera” sono in corso forti bombardamenti ad al Ajabidiya. Continua l’avanzata delle milizie di Gheddafi per riconquistare il paese.
“I terroristi fuggono sotto i nostri raid aerei. Abbiamo liberato Zawiyah, Al-Uqayla, Ras Lanuf, Brega, e l’esercito è in marcia per purgare il resto della regione” aveva detto un portavoce dell’esercito, il colonnello Milad Hussein.
“I terroristi fuggono sotto i nostri raid aerei. Abbiamo liberato Zawiyah, Al-Uqayla, Ras Lanuf, Brega, e l’esercito è in marcia per purgare il resto della regione” aveva detto un portavoce dell’esercito, il colonnello Milad Hussein.
Sisma Giappone, esplosione a Fukushima
Una potente esplosione si è verificata nella centrale di Fukushima durante le scosse di assestamento. Alcuni impiegati sono rimasti feriti. Il tetto del reattore di Fukushima è crollato. Il governo ha ordinato ai residenti nel raggio di 20 km di lasciare la zona. Tre persone evacuate dalle aree limitrofe alla centrale di Fukushima n1 sono state esposte alle radiazioni e ricoverate subito in ospedale.
Libia, Ras Lanuf in mano a Gheddafi
Il deposito di diesel di Ras Lanuf è in fiamme e il fumo avvolge la città, dove non c’è più traccia degli insorti. Proiettili e bossoli, segni della durissima battaglia, si trovano ovunque nelle strade del centro petrolifero a ovest di Bengasi, ormai completamente nella mani delle forze pro-Gheddafi, mentre continuano a sfrecciare i caccia di Gheddafi lungo il percorso da Sirte a Ras Lanuf.
Terremoto in Giappone, tsunami devasta paese
Cresce di ora in ora il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito alle 14.46 (6.46 in Italia) il Giappone e che ha provocato uno tsunami alto 10 metri. Il sisma, di magnitudo 8.9, che ha spostato l’asse della terra – seguito da oltre 60 scosse di assestamento – è stato il più forte mai registrato in Giappone. Le onde provocate dal terremoto hanno raggiunto le coste degli Stati Uniti. Alle Hawaii si sono registrate onde alte fino a tre metri.
Libia, bombe sulle raffinerie
Tre jet privati di Muammar Gheddafi sono partiti dalla Libia. Secondo “al Jazeera”, uno è atterrato al Cairo, mentre gli altri due sarebbero stati individuati nei cieli di Svizzera e Italia e che i due velivoli sarebbero controllati dalla Nato. Altre fonti riferiscono che i due jet hanno fatto scalo in Italia, uno a Roma e l’altro a Milano Linate, diretti a Bruxelles. Notizia che è stata smentita dal governo italiano e dall’Ata.