
Nube vulcano ancora sull’Italia, chiusi gli scali del nord

Si tratta di un mega “coperchio”, struttura in acciaio e cemento, alto 12 metri e pesante 100 tonnellate, da posizionare sulla falla più grande, a 1500 metri di profondità, nelle acque del Golfo del Messico.
Già in passato, con i disastri ecologici provocati dalla petroliera Exxon Valdez e la petroliera Erika, i dissolventi chimici erano stati al centro di polemiche, non riuscendo ancora oggi a fare un bilancio dei benefici o dei danni ambientali.
Centinaia di migliaia di litri del disperdente che avrebbero il compito di sciogliere, evaporare e disperdere parte del petrolio prima che raggiunga, dopo aver già sottratto la luce agli organismi marini, le coste americane i fondali e il delta del Mississippi.
Non tutti sanno, infatti, che Starbucks è nato proprio con l’idea di portare in America l’idea di caffetteria italiana, tutto è partito da un viaggio a Milano di Howard Schultz, storico amministratore delegato considerato il vero fondatore di Starbucks.
Il sindaco Michael Bloomberg ha dichiarato: “Siamo stati fortunati, abbiamo evitato una strage.”
Mercoledì 28 aprile, come riferito in un rapporto riservato della Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica (NOAA), sarebbero state scoperte due nuove falle nella colonna montante danneggiata della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, distante 70 km dalle coste della Louisiana, e affondata il 22 aprile in seguito ad una esplosione.
Nel caso in cui la colonna montante si danneggiasse ulteriormente le perdite di petrolio potrebbero diventare incontrollabili e liberare un volume di greggio superiore ad ogni aspettativa.
Si teme un disastro ambientale senza precedenti per le spiagge e la regione paludosa della Louisiana: la piattaforma conteneva circa 2,6 milioni di litri di petrolio e le fuoriuscite giornaliere ammontano a circa 1.000 barili di greggio, con l’aggravante che le operazioni per tentare di bloccare le perdite sono state interrotte dalle pessime condizioni metereologiche.
Il sisma ha distrutto oltre l’85 per cento delle case della città di Jiegu, popolata principalmente, come tutta la regione, da membri di etnia tibetana. La zona, che si trova ad un’altezza media di 4.000 metri, è di difficile accesso e gli aiuti sono cominciati ad arrivare solo ad inizio settimana.
Era stato annunciato che i tre sarebbero rientrati con il Falcon dell’Aeronautica assieme al sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto. La notizia che i volontari avrebbero rifiutato di rientrare con un volo di Stato è stata subito smentita da Rossella Miccio del direttivo di Emergency, che afferma si è trattato di un equivoco.
Per esprimere il verdetto è stata interpellata una giuria composta da personaggi famosi che sono soliti frequentare alberghi di lusso e che di certo se ne intendono più di chiunque altro.
Il loro interesse, infatti, è esclusivamente quello di far sentire le proprie ragioni nella speranza che chi di dovere intervenga per tutelare i lavoratori italiani e i prodotti Made in Italy.