
Il made in Italy regge la crisi grazie alla qualità

Si, perchè le Five Fingers nascono da un’idea italiana e sono prodotte da Vibram, un’azienda italiana con sede ad Albizzate, in provincia di Varese, e che utilizza esclusivamente materiali italiani, un qualcosa che rende fieri tutti i cultori del Made in Italy perchè queste scarpe assolutamente rivoluzionarie stanno conquistando il mondo intero.
Dalla collaborazione tra Alessi e Ai.Bi. è nata “storie a colazione” una collezione composta da sei tazze con piattino decorate con illustrazioni che rappresentano dei brevi racconti che hanno come protagonista “Niki“, un simpatico personaggio che accompagnerà la colazione o la merenda di adulti e bambini.La collezione è stata recentemente presentata in un incontro in cui tra le altre persone erano presenti anche Matteo Alessi, Direttore Trade Marketing e Sviluppo Internazionale Alessi, e Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. (Associazione Amici dei Bambini).
Gli espositori di questo salone, infatti, saranno tutti italiani e grazie a questa importantissima manifestazione avranno modo di dare una forte visibilità alla propria impresa e incontrare sia gli operatori del mercato che il pubblico. Quest’anno, in particolare, saranno presenti al salone circa 140 espositori e nel programma sono stati inseriti anche numerosi eventi speciali.
Questa al Salone di Milano, tuttavia, non è la prima apparizione pubblica di City Pearl che in realtà è già stata presentata in anteprima mondiale in occasione di Eurobike che si è tenuto a Friedrichshafen dal 2 al 5 settembre 2009.
Si tratta di un progetto nato su iniziativa di Parma alimentare, il consorzio che si occupa di promuovere i prodotti di Parma, in collaborazione con il Consorzio del Prosciutto di Parma e il Consorzio del Parmigiano-Reggiano e che vede la partecipazione della Camera di Commercio di Parma e della Camera di Commercio Italiana di Marsiglia.
Il libro è stato curato da Donata Sartorio e dal fotografo Paolo Leone e vede la collaborazione e il sostegno di Tod’s, uno dei più importanti e prestigiosi marchi italiani, da sempre simbolo del Made in Italy sia in Italia che all’estero.
Una bella vittoria per Ferrero e per il Made in Italy ma che però non è stata affatto facile. Durante il mese di aprile, infatti, la Corte Suprema d’Arbitrato russa aveva deciso in favore di Ferrero, ma Landrin non si era affatto arreso e aveva interpellato il tribunale moscovita che invece gli aveva dato ragione.
Affinchè i programmi della Nasa vengano rispettati è necessario che questi siano adeguatamente finanziati, ma nel frattempo oltre che di questioni tecniche ci si sta preoccupando soprattutto di come vestire i prescelti per il primo sbarco su Marte. Ovviamente non parliamo di tute spaziali che devono essere alla moda ma bensì di tute che siano in grado di consentire agli astronauti di proteggersi da temperature che oscillano tra -140 e +20 gradi centigradi e al contempo muoversi agilmente senza troppi impedimenti.
La manifestazione ha l’obiettivo di essere una vetrina per tutte quelle aziende che contribuiscono a mantenere alto il nome del nostro paese attraverso dei prodotti realizzati esclusivamente in Italia, andando a creare nello stesso tempo un punto di incontro tra chi produce e chi acquista i prodotti Made in Italy.
Grazie al regolamento comunitario che contiene questa norma, quindi, l’olio extravergine Made in Italy sarà riconoscibile grazie alla sua etichetta, su cui dovrà essere rigorosamente indicata la provenienza delle olive utilizzate.
Un logo semplice, quindi, che senza dubbio appare migliore rispetto a “Magic Italy” proposto all’inizio del mese e bocciato dagli utenti di internet, non tanto per la poca originalità ma soprattutto perchè un logo che privilegia l’italianità non può assolutamente recare una scritta in inglese.
La manifestazione, inoltre, prevedeva l’assegnazione di altri due premi, il “Premio Awards” destinato alla scienziata italiana in USA più votata tramite il social network “Bridges to Italy” e il “Premio Disti-Itwiin” destinato all’autrice del miglior progetto innovativo di comunicazione, informazione o formazione. A questi premi, inoltre, vanno aggiunte le due menzioni speciali “Futuro Design” e “Futuro Economia“.
Le origini di questa porcellana risalgono al 1743 quando re Carlo di Borbone e sua moglie Maria Amalia di Sassonia fondano la Real Fabbrica di Capodimonte all’interno della Reggia di Capodimonte, divenuta oggi sede del celebre Museo di Capodimonte.