LocalitÃ
Discussioni su località italiane
Intorno alle 16 del 22/02/11 circa quaranta persone, riconducibili al noto clan malavitoso romano, hanno bloccato l’attività di pronto soccorso del Policlinico Casilino: hanno insultato il personale sanitario pretendendo di avere la salma di un loro parente.
Palermo, “Madonna della Grazia l’Averinga
Davanti alla porta del monumento c’è uno stendibiancheria. Siamo in via Giuseppe Albina, ad angolo con via Gabriele Vulpi, nel mandamento Cuba-Calatafimi, a Palermo: qui c’è l’edicola della “Madonna della Grazia l’Averinga”, o meglio c’era. All’interno della costruzione di tufi, oggi trascurata e in balia dei topi, rimane ben poco: “l’altare, un capitello e il recipiente”, spiega a “Italos” Andrea Napoli, 58 anni, proprietario del monumento. L’immagine della Madonna e le colonnine (una era stata rubata e poi recuperata) della trifora sono infatti custodite altrove.
Dodici arresti per corruzione elettorale e mafia in Calabria
Corruzione elettorale con aggravante del fine mafioso e associazione mafiosa: questi sono i reati contestati a 12 persone nel paesino di San Luca in Calabria. Il reparto speciale dei carabinieri reggini del Ros ha svolto gli arresti in mattinata su ordine del Gip e della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.
Aggressore col casco: colpito un altro giovane
Si aggrava la posizione di Manuel de Santis, il pizzaiolo precario 21enne senza precedenti che ha aggredito durante il corteo del 14 Cristiano, il 15enne con un’ematoma celebrale che oggi sarà operato per la frattura al setto nasale. Secondo indiscrezioni giornalistiche avrebbe frequentato il centro sociale e atelier di via dei Rieti “ESC” (nel quartiere San Lorenzo) e la polizia avrebbe anche sue immagini “catalogate”.
Scoperto l’aggressore “con il casco”
Manuel De Santis è il nome del ventenne che ha colpito violentemente, con un casco a piazza Venezia il 14/12, Cristiano, il 15enne con gravi ferite al volto e alla testa che stava tirando mele e mandarini verso un furgone dei carabinieri.
Incendio in provincia di Benevento: 5 morti
E’ accaduto la scorsa notte a Cusano Mutri, paesino di 5000 anime circa in provincia di Benevento: esplode una bombola per gas e le fiamme sorprendono nel sonno, causando il terribile decesso, Genoveffa Vitelli e i suoi quattro figli (due gemellini di tre anni e due giovani di circa venticinque anni). Il marito della donna, Rocco Tammaro, è riuscito a salvarsi lanciandosi dalla finestra: ha tratto in salvo suo padre di 85 anni dopo aver raggiunto la sua stanza con una scala a pioli.
Tommaso Padoa Schioppa è morto
E’ morto ieri sera, intorno alle 21, il ministro dell’economia dell’ultimo governo Prodi: Tommaso Padoa Schioppa.
Durante una cena organizzata da lui stesso a Roma con varie decine di amici, in palazzo Sacchetti vicino al Tevere, si è sentito male e a nulla è servito il trasporto in ospedale: è un infarto a mettere la parola fine alla vita del 70enne.
Durante una cena organizzata da lui stesso a Roma con varie decine di amici, in palazzo Sacchetti vicino al Tevere, si è sentito male e a nulla è servito il trasporto in ospedale: è un infarto a mettere la parola fine alla vita del 70enne.
Palermo, fontane piazza Giulio Cesare
C’è pure una scarpa. Sì, una scarpa nera, proprio all’interno della vasca. Si tratta della fontana di Porta di Vicari, meglio conosciuta come Porta Sant’Antonino, che da via Maqueda conduce a piazza Giulio Cesare. E questa è solo la prima tappa del tour tra le sei fontane che si trovano in piazza. Le prime due, sono quelle laterali di Porta di Vicari. Il monumento, in cattivo stato di conservazione, fu edificato nel 1789-90, al posto di un’altra porta, aperta invece nel 1601.
Palermo, fontana del “Garraffello”
L’unica forma d’arte presente in piazza Garraffello,oggi, sembra essere il murales disegnato su alcune palazzine fatiscenti. Sì, perché, la piccola fontana cinquecentesca è dimenticata e nascosta dalle numerose auto parcheggiate. Lì, al centro della piazza, nel cuore della Vucciria, a Palermo. Così, si assiste alla sua agonia, mentre continua a versare l’acqua dalle canne di bronzo con il suo getto scarso, che non segue più un orientamento preciso. Da anni si parla del recupero di quello che un tempo era il quartiere della “Loggia”, dove i mercanti genovesi, catalani e pisani trattavano i loro affari e il quartiere era un vero centro commerciale. Oggi in piazza c’è solo il degrado e i cumuli di rifiuti in ogni angolo, persino dentro la fontana. Cartacce e bicchieri di plastica all’interno, lattine, riviste e bicchieri sulla pavimentazione ormai danneggiata in più parti. Fu costruita nel 1591 da Vincenzo Gagini (ultimo figlio del celebre Antonello).
Palermo, fontane di Porta Felice
L’aquila scolpita sul dorsale quasi non si distingue più, le spaccature su entrambe le vasche mostrano i segni lasciati dal tempo, mentre il colore bianco del marmo ha lasciato il posto a macchie variopinte, e l’acqua che ristagna all’interno delle vasche è ormai solo quella piovana. Si presentano così le due fontane laterali esterne di Porta Felice – uno dei monumenti fatto costruire dal vicerè Marcantonio Colonna e progettato da tre architetti del senato: Mariano Smiriglio, Pietro Novelli e Vincenzo Tedeschi tra il 1582 e il 1637 – che la “fantasia” del passante ha anche trasformato in ricettacoli di rifiuti.
Palermo, “fontana del pescatore”
Del puttino resta solo il corpo ricoperto dalle macchie di umidità e dalla vegetazione che cresce spontanea: è decapitato e senza un braccio, e quasi non si distingue più tra le rocce della rocaille, immersa nella grande vasca circolare della “fontana del pescatore” a Palermo. Intanto, le macchie di umidità non risparmiano neppure la vasca, in parte sbreccata, i gradini e le altre sculture della fonte che ritraggono dei fanciulli intenti a giocare. In particolare, nella parte superiore del corpo centrale della fontana, i due puttini, seduti su un mostruoso serpente di mare mentre tengono tra le mani una grossa conchiglia, presentano macchie sul viso, sul braccio e lungo il corpo.
Nella parte inferiore, sotto le sculture dei due fanciulli, l’epigrafe, sbiadita dal tempo, è quasi interamente ricoperta dalle piante.
Nella parte inferiore, sotto le sculture dei due fanciulli, l’epigrafe, sbiadita dal tempo, è quasi interamente ricoperta dalle piante.
Palermo, “fontana dei due dragoni”
Il colore del marmo delle due sculture fa ormai da sfondo allo strato di polveri prodotte dallo smog delle numerose auto che ogni giorno attraversano corso Calatafimi, a Palermo. Protetta dalla ringhiera, all’interno dell’esedra attaccata all’Educandato Maria Adelaide, oggi si presenta così la fontana dei due dragoni, progettata da Mariano Smiriglio e scolpita da Nunzio La Mattina, nel 1630.
Beck’s NA & MySpace Secret Show
Il prossimo 30 Novembre si terrà all’Alcatraz di Milano, una delle discoteche più grandi della capitale meneghina, il Secret Show Beck’s – Myspace, al quale parteciperà Ròisìn Murphy, cantante irlandese che ha raggiunto il successo come voce dei Moloko, un duo molto conosciuto nella scena dance “underground” ed elettronica.
Per partecipare al concerto gratuitamente basterà inviare un breve racconto su un’esperienza vissuta ad un concerto tramite il modulo presente all’interno della pagina Myspace del secret show, http://www.myspace.com/secretshowsit. Dopo aver effettuato il login e aver inviato il testo, sarà possibile stampare il pass da esibire il giorno del concerto.
Per partecipare al concerto gratuitamente basterà inviare un breve racconto su un’esperienza vissuta ad un concerto tramite il modulo presente all’interno della pagina Myspace del secret show, http://www.myspace.com/secretshowsit. Dopo aver effettuato il login e aver inviato il testo, sarà possibile stampare il pass da esibire il giorno del concerto.
Palermo, fontane piazza San Francesco
Qualcuno, distratto, l’ha scambiata per un cassonetto. Certo è che di cassonetti in marmo non se ne sono mai visti. Si tratta, infatti, di una delle due fontane settecentesche di piazza San Francesco. Entrambe le fontane, costruite nel 1722 e poi rifatte nel 1777, erano destinate ad altro scopo, ovvero quello di abbellire la piccola piazza dove si affaccia la chiesa in stile gotico-chiaramontano dedicata a San Francesco d’Assisi.