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Discussioni su località italiane
Intascano pensione di 120enne morto per 22 anni
“Roma Capitale” costituita parte civile per “Maricica”
Maricica Hahaianu è morta il 15 ottobre 2010 al policlinico Casilino di Roma: una settimana prima aveva ricevuto un pugno in faccia da un ventenne italiano, Alessio Burtone; l’aveva mandata in coma dopo una lite per un motivo futile: la fila al tabaccaio della stazione metro Anagnina.
Gli ultimi istanti della vita cosciente dell’infermiera, che non rivedrà mai più i suoi figli, sono stati immortalati da una telecamera di sicurezza. Il giovane ha provato a scusarsi, protetto da amici e famiglia sulla stampa locale e nazionale, dicendo di essere stato aggredito per primo e di aver agito per paura. Dal video diffuso dai media si evince che la donna, dopo una spintarella e un diverbio oramai finito, riceve prima uno sputo e poi la spropositata reazione cadendo a terra: non si rialzerà più sulle sue gambe. Qualunque sia la giustificazione del giovane, e qualunque sarà il giudizio che emetteranno i giudici sull’aspetto penale della vicenda, resta l’indignazione per il suo comportamento, che lede l’immagine della città di Roma e dell’Italia intera: dopo l’eccesso di violenza, al prezzo di una vita umana, è scappato senza prestare soccorso, ma con la preoccupazione di recuperare prima i volantini che aveva perso, strumenti del suo lavoro. Erano più importanti dei volantini che il corpo esanime di una donna.
Palermo, sit-in contro il degrado del canale Boccadifalco
Si connette a Facebook e va in galera.
Pignatone: “Lombardia reagisci alla ‘ndrangheta”
Terremoto in Abruzzo: solo paura
Sequestrato un orologio da mezzo-milione a Fiumicino: evasione da 80000 euro
I doganieri stavano controllando un volo in arrivo da Zurigo quando notano una cosa strana: un passeggero ha un atteggiamento nervoso alla vista delle divise.
Denuncia stupro ma non è vero
Gli inquirenti però non hanno trovato i due presunti colpevoli del delitto, ma hanno accusato la giovane di “simulazione di reato”: insospettiti dalle incongruenze della versione fornita dalla presunta vittima, c’è stato un nuovo interrogatorio.
Denuncia stupro di 3 carabinieri e un vigile urbano
Nuovi sbarchi a Lampedusa
Palermo, Villa Giulia
Roma: stupro in ex-ambasciata somala
Una ragazza italo-croata litiga in famiglia la sera di venerdì. Dopo il battibecco lascia la sua abitazione e va nella zona della stazione Termini dove conosce un ragazzo africano. Passate alcune ore insieme, comprando del vino e si recano all’ex ambasciata della Somalia, un edificio abbandonato dal ‘91 diventato la dimora di senzatetto somali, la maggiorparte con lo status di “rifugiato politico”. Qui la donna viene aggredita da altri due, forse tre, uomini e viene violenta (intanto il giovane che ha conosciuto a Termini prova a difenderla). La troveranno i poliziotti della squadra mobile di Roma in stato semi-confusionale: la giovane di venti anni è riuscita a scappare dall’edificio e denuncia l’accaduto. E’ il terzo stupro in dieci giorni e non è avvenuto in periferia ma in pieno centro, in uno stabile dove si annidano povertà, emarginazione e degrado. Gli altri due recentissimi stupri sono stati perpetrati su una giovane spagnola nei pressi di piazza di Spagna e su una turista americana in una cabina elettrica di villa Borghese.
Yara Gambirasio: trovata la salma
RITROVATO IL CORPO: LA SPERANZA MUORE PER ULTIMA
I genitori speravano ancora di ritrovare la loro figlia viva e le autorità hanno effettuato ricerche con tutti i mezzi a loro disposizione.