Cronache
“La mafia è una strada di morte incompatibile con il Vangelo”. Mafia. Opporsi alla mafia. Una parola e un invito a contrastarla, che Benedetto XVI ha ripetuto spesso durante le dieci ore trascorse ieri a Palermo. “Non abbiate paura”- ha detto – rivolgendosi ai siciliani durante la messa celebrata al Foro Italico. Oltre ad un cielo sereno e il sole caldo della città (ieri a Palermo c’erano 28 gradi), circa 300mila fedeli hanno dato il benvenuto a papa Ratzinger nella sua prima visita in Sicilia da pontefice.
Belpietro, polemiche: “Attentato” o “Falso Attentato”?
“Non ho visto la morte in faccia: magari l’ho avuta vicina e ripensando alla serata di giovedì, all’eco dei tre colpi di pistola sparati sul ballatoio di casa mia, mi pare di sentirne l’alito. La morte probabilmente, se le indagini confermeranno le supposizioni, mi ha sfiorato, ma non mi ha preso. Chi l’ha vista in faccia invece è il mio caposcorta, un ragazzo alto che insieme ad altri cinque o sei, a turni di due alla volta, mi segue da parecchio tempo”. Scrive così Maurizio Belpietro nel suo editoriale di oggi, dove racconta i dettagli del fallito attentato.
Milano, fuga di gas: due morti
Due persone sono morte nel sonno per una fuga di gas a Milano: le due vittime, un uomo italiano, 46 anni, e una donna polacca, 45 anni, abitavano da un anno e mezzo al primo piano dello stabile di via Gobetti 8.
Sarah Scazzi, continuano ricerche
Si continua a cercare anche nei pozzi e nelle cisterne: i carabinieri del nucleo Subacquei in queste ore stanno setacciando le campagne tra Avetrana e Nardò (Lecce), dove pochi giorni fa, Michele Misseri, zio di Sarah Scazzi, ha ritrovato il cellulare della nipote, scomparsa da casa il 26 agosto scorso.
Agguato a Belpietro: ecco identikit
È alto circa un metro e 80, corporatura robusta e atletica, carnagione chiara, capelli e occhi scuri, naso grosso, bocca con il labbro superiore carnoso e sottile nella parte inferiore, zigomi marcati. È questo l’identikit dell’aggressore di Maurizio Belpietro, il direttore di “Libero” – che ieri sera è stato bersaglio di un agguato, fallito grazie all’intervento della scorta – diffuso dalla questura di Milano.
Agguato direttore “Libero”
“Sto bene, sono tranquillo. Io sono una persona tranquilla e serena, certo, da ieri un po’ meno”: è quanto ha commentato oggi il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, dopo l’agguato subito ieri sera a Milano: un uomo armato, travestito da finanziere, lo ha aspettato all’interno del condominio della sua abitazione. Tuttavia, grazie all’intervento del suo caposcorta, l’aggressore si è dato alla fuga.
Bomba, Procura Reggio Calabria: 4 arresti
Sono quattro gli avvisi di garanzia notificati oggi a presunti affiliati della cosca Serraino: l’accusa è di avere organizzato ed eseguito l’attentato contro la sede della Procura generale di Reggio Calabria, il 3 gennaio scorso, quando fu fatta esplodere una bomba davanti agli uffici giudiziari. Dall’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro e’ emerso che l’attentato sarebbe da collegare ad una reazione della cosca Serraino per la scelta del procuratore generale, Salvatore Di Landro, dopo il suo insediamento – avvenuto nel novembre del 2009 – di revocare alcuni fascicoli processuali al sostituto Francesco Neri.
Sarah Scazzi, la Procura ascolta cugine
Le indagini si concentrano nell’area dove ieri è stato ritrovato il cellulare di Sarah Scazzi, la ragazzina di 15 anni di Avetrana, in provincia di Taranto, che nel primo pomeriggio del 26 agosto scorso non è più tornata a casa: Sarah è uscita per andare al mare ma da quel momento è sparita.
Porto di Genova, incidente: indagato comandante
Indagato il comandate del traghetto “Moby Otta”, Giuseppe Vicidomini, 41 anni, dopo l’incidente di ieri mattina, avvenuto nel porto di Genova, in cui sono rimasti uccisi due turisti tedeschi. Le ipotesi di reato ipotizzate dal pm Biagio Mazzeo, titolare dell’inchiesta, sono quelle di duplice omicidio colposo e pericolo di naufragio.
Fabbrica Muggiò, morti due operai
Sono stati trovati morti, stamattina all’alba, due operai cinesi. I corpi dei due uomini, interamente carbonizzati, sono stati recuperati dai Vigili del Fuoco di Milano, impegnati per ore durante la notte per spegnere l’incendio divampato – intorno a mezzanotte – in una palazzina di due piani, in via IV Novembre, a Muggiò (Monza e Brianza).
Palermo, clinica Candela: muore neonato
Un travaglio durato ventiquattr’ore, poi, ieri mattina, alle sette, è entrata in sala parto: il suo bimbo è nato morto. È accaduto alla clinica Candela di Palermo. Il pm della Procura di Palermo Maria Forti ha disposto l’autopsia sul corpicino del bimbo.
Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla camorra 25 anni fa
Giancarlo – fino a pochi minuti prima di morire – era seduto alla scrivania, nella redazione della cronaca de “ Il Mattino”. Nel frattempo, per ore, sotto casa sua, due killer lo stavano aspettando. Era la sera del 23 settembre del 1985. Giancarlo Siani aveva solo 26 anni, quando il suo corpo massacrato con numerosi colpi di pistola, fu trovato dalla Polizia all’interno della sua auto, in piazza Leonardo, al Vomero (Napoli). Nel frattempo i boss che avevano impartito l’ordine e i sicari che avevano portato a termine la missione brindavano, nel loro covo, per festeggiare. La sua colpa? Fare bene il suo mestiere. Giancarlo faceva troppe domande in giro sul sistema di collusioni, sugli affari di boss e colletti bianchi attorno agli appalti pubblici e aveva raccolto materiale esplosivo, come aveva confidato, che doveva essere pubblicato in un libro.
Rifiuti, Abruzzo: arrestato assessore Sanità
Il progetto era quello di realizzare un inceneritore in Abruzzo, ma sono stati incastrati grazie alle intercettazioni: due gli arresti effettuati stamattina e dodici gli avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Pescara. È il risultato di un’inchiesta iniziata nel 2008 e che ha portato agli arresti domiciliari l’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Lamberto Venturoni (Pdl) e dell’imprenditore Rodolfo Valentino Di Zio, proprietario della Deco, azienda del settore rifiuti. Coinvolti nell’inchiesta e indagati per corruzione i due senatori del Pdl Paolo Tancredi e Fabrizio Di Stefano, nonché il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi.
Milano, “Buzzi”: muore donna dopo parto
Quella gravidanza tanto desiderata, poi la nascita dei suoi tre bimbi, seguita dalla sua morte: aveva 37 anni, la donna che ieri alle 19.30 è deceduta all’ospedale “Buzzi” di Milano, forse a causa di un’emorragia, dopo aver partorito i tre gemelli in seguito a una fecondazione assistita. I tre bimbi stanno bene.