
La
Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate hanno setacciato da cima a fondo 16 banche della
Repubblica di San Marino per accertare che queste abbiano rispettato gli obblighi previsti dalla legge necessari a garantire l’identificazione della clientela.
Le informazioni – rapporti continuativi con la clientela, operazioni extra-conto, rapporti diversi da quelli intrattenuti con i titolari di rapporti continuativi e non – da comunicare mensilmente, in via telematica, alla banca dati dei rapporti finanziari devono essere esatte e complete.
Per ogni comunicazione nascosta o trascurata gli intermediari rischiano delle sanzioni che vanno da un minimo di 2.065 euro fino ad un massimo di 20.650 euro.
I controlli, oltre San Marino, hanno riguardato anche gli istituti di credito (78 filiali e due fiduciarie italiane) di sei regioni italiane, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Lazio; il fisco italiano intende, come conseguenza di queste indagini, stanare eventuali evasori e recuperare quei capitali che sono stati portati illecitamente all’estero.
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