Risalgono addirittura ai primi anni del ‘300 le prime testimonianze dello Speck, quando veniva prodotto un salume molto simile, che prendeva il nome di bachen.
Solamente a partire dal XVIII si impose nel linguaggio il termine speck.
Risalgono addirittura ai primi anni del ‘300 le prime testimonianze dello Speck, quando veniva prodotto un salume molto simile, che prendeva il nome di bachen.
Solamente a partire dal XVIII si impose nel linguaggio il termine speck.
Attualmente la produzione dell’olio qua è diventata di fondamentale importanza per il territorio, ma sta sempre più assumendo grande risalto e valore anche al di fuori dei confini regionali.
La cipolla di Tropea ha una forma che può variare da rotonda a ovoidale, con l’interno che è composto da varie tuniche concentriche carnose di colorito bianco e con involucro rosso.
Sono sostanzialmente tre le tipologie in cui si divide la cipolla di Tropea: il Cipollotto, la Cipolla da consumo fresco e la Cipolla da serbo.
Il profumo di questo carciofo è intenso e floreale, la consistenza è allo stesso tempo tenera e croccante, il gusto è corposo con equilibrata sintesi di amarognolo e dolciastro per la presenza di diversi elementi.
Questi due elementi sommati non devono eccedere dell’85% mentre ognuno dei due non può essere presente nell’olio in maniera inferiore al 10%. Il restante 15% viene lasciato per altre varietà.
La sua acidità massima deve essere pari allo 0,5%, espresso ovviamente in acido oleico.
I pareri degli esperti dicono di un odore fruttato di oliva verde con lieve sentore di erbaceo, con gusto armonico, con sensazioni tra il fruttato verde, dolce, amaro e piccante fusi.
Come saprete uno dei più famosi è il Tartufo Bianco d’Alba, scientificamente Tuber Magnatum Pico, che cresce nella zona collinare delle Langhe, del Roero e in parte del Monferrato.
Grazie al regolamento comunitario che contiene questa norma, quindi, l’olio extravergine Made in Italy sarà riconoscibile grazie alla sua etichetta, su cui dovrà essere rigorosamente indicata la provenienza delle olive utilizzate.
Con la terminologia “Castagna di Montella I.G.P.” si fà riferimento alle castagne costituite per il 90% dalla varietà Palummina e per il restante 10% dalla varietà Verdole.
La prima edizione di questa manifestazione, infatti, risale al 2007 e si è tenuta presso l’Università di California Davis, la seconda edizione si è tenuta a Maggio 2008 a Firenze presso l’Accademia dei Georgofili e la terza, invece, si terrà dal 21 al 23 Giugno 2009 a Davis e Napa Valley in California.
Il cappero è una pianta con un’altezza che si aggira intorno ai 30-50 cm, foglie verde scuro di forma ovale e fiori bianchi e rosa. Quello che noi chiamiamo cappero, in realtà, non è altro che il germoglio di questa pianta che viene raccolto prima che fiorisca, raccolta che viene effettuata rigorosamente a mano.
Ma ottenere questo riconoscimento non è stato affatto facile. La richiesta, infatti, è stata inoltrata nel 1996, ben 13 anni fà e soltanto oggi è arrivato l’annuncio ufficiale del riconoscimento.
Per quanto riguarda la ciliegia di Marostica quest’area geografica comprende alcuni comuni della provincia di Vicenza quali Salcedo, Fara Vicentino, Breganze, Mason, Molvena, Pianezze, Marostica, Bassano e Schiavon.
La Nocciola del Piemonte I.G.P. è particolarmente apprezzata dalle industrie dolciarie in quanto si tratta di una nocciala che presenta delle caratteristiche qualitative che ben si prestano alla preparazione di dolci e derivati.