Sassoli De Bianchi ha spiegato che per il 2011 “la crescita sarà zero” ma alcuni media, come per esempio Internet (+18%), trascineranno il mercato. Per la televisione si prevede un calo dell’1,5 per cento, i quotidiani del 3, i periodici del 2,5, radio e cinema, invece, ridurranno i ricavi pubblicitari del 7 per cento.
Per quanto riguarda varie categorie di beni oggetti di messaggi pubblicitari, a fronte di ”una tenuta dell’alimentare”, si assisterà a “una frenata delle telecomunicazioni”.
Sarà stabile l’automobile. “Come avviene ormai da anni banche e assicurazioni saranno in calo”, spiega Sassoli De Bianchi.
Secondo il presidente di Upa, il successo di Internet allinea l’Italia “al resto d’Europa, nonostante la banda larga sia ancora molto indietro”. “Oggi – ha concluso – per far fronte ai mercati maturi, l’unica strada da percorrere sono i nuovi prodotti”.
Serena Marotta
(6 luglio 2011)