“’Stupor Mundi’ vuole diffondere la cultura siciliana e la sicilianità – spiega Claudia Blesi della redazione – raccontando le notizie nazionali ed internazionali per mezzo della nostra lingua in versione colta. Un siciliano letterario – aggiunge – che nessuno parla ma che tutti possono capire, distinto dalle varie parlate dialettali locali.
La stessa lingua che fu usata dal Veneziano, Meli, Martoglio e che viene usata dai poeti contemporanei. Quella lingua figlia del primo volgare degno di essere chiamato lingua, usato alla corte di Federico II, detto “Stupor Mundi”, la meraviglia del mondo”.
Serena Marotta
(1 luglio 2011)