Il suo piccolo laboratorio di Alba comincerà a produrre nel 1946 la Pasta Gianduia, una crema di nocciole da spalmare divisa in panetti, una sorta di antenato della Nutella. Il successo è strepitoso e la Ferrero comincia a espandere la sua produzione. Col passare del tempo e con la crescita della fama dei suoi prodotti, l’azienda apre stabilimenti in diverse zone d’Italia e nel resto del mondo, con succursali in Francia, Germania, Olanda, Grecia, Russia, ecc. Non a caso, oggi, nella classifica dei più ricchi del mondo stilata da Forbes per il 2008, Michele Ferrero (figlio dei fondatori dell’impresa, oggi ottantenne) risulta il più ricco italiano del pianeta. Mica male per un’azienda che aveva cominciato come piccolo stabilimento dolciario ad Alba.
Sicuramente il prodotto che ha permesso un simile successo alla Ferrero è la Nutella. La Nutella nasce nel 1964, il suo nome deriva dal termine inglese nut (semplicemente nocciola) e i suoi ingredienti principali sono il cacao e le nocciole. Fu Michele Ferrero a lavorare alla nascita di questa crema, partendo dal tentativo di migliorare un’altra merce già prodotta dall’azienda, la Supercrema. Egli cercò di elaborare un prodotto facilmente esportabile ma anche molto legato al territorio; creò così quello che oggi è uno dei prodotti dolciari italiani più famosi nel mondo. Per la Nutella la concorrenza è stata fortissima, dapprima in Italia (Nutkao, Lineorella, ecc.), poi nel mondo (Merenda in Grecia, Nocilla in Spagna, ecc.), ma mai nessuno è riuscito a eguagliare il suo gusto inconfondibile.
Ma la Nutella non è solo la crema spalmabile alle nocciole più usata in Europa e nel resto del mondo, è molto di più. La Nutella è (permettetemelo) uno stile di vita, un’idea, un fenomeno sociale che va ben aldilà della sua essenza di prodotto alimentare. La Nutella è il celestiale sostegno di tante persone nei momenti tristi della vita, il supporto negli attimi successivi alla fine di un rapporto sentimentale. Come dimenticare l’mmagine onirica di Nanni Moretti in Bianca, dove il protagonista del film, per diminuire le pressioni di una nuova relazione, si sfoga svuotando un enorme bicchiere di Nutella?
In tanti anni la Ferrero, oltre alla Nutella, si è data anche ad altre produzioni, come le bibite (Estathè), ma anche prodotti per bambini, creando la linea della Kinder, caratterizzata dall’inimitabile formula “più latte, meno cacao”. Anche la Kinder ha saputo conquistare il grande pubblico, ma soprattutto ha raggiunto il target delle mamme, rassicurate dall’immagine di un prodotto salutare e apprezzato anche dai loro figli. La Ferrero ha poi trovato un’altra strategia pubblicitaria vincente, quella di sponsorizzare gli eventi sportivi, facendosi conoscere in tutto il mondo. Che dire, la frase “che cosa sarebbe il mondo senza Nutella”, in fondo, non è poi solo un’esagerazione pubblicitaria.
Chiara Cimini
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