Un altro video, un nuovo attacco alla magistratura da parte di Silvio Berlusconi: “Sul caso Ruby è stata messa in atto una operazione degna delle operazioni contro la mafia e la camorra”. E’ questo uno dei passaggi del messaggio del premier ai Promotori delle Libertà sul caso Ruby. “Ho avuto finalmente modo di leggere le 389 pagine dell’ultima vera e propria persecuzione giudiziaria, la ventottesima in 17 anni, che la Procura di Milano mi ha notificato con grande e voluto clamore nei giorni scorsi”, afferma il premier.
“Le violazioni di legge che sono state commesse in queste indagini – continua – sono talmente tante e talmente incredibili che non posso non raccontarvele perché possiate denunciarle e farvi portatori di un messaggio ai vostri amici di come si sta cercando di sovvertire il voto popolare. Pensate che la mia casa di Arcore è stata sottoposta a un continuo monitoraggio che dura dal gennaio del 2010 per controllare tutte le persone che entravano e uscivano e per quanto tempo vi rimanevano. Hanno utilizzato tecniche sofisticate come se dovessero fare una retata contro la mafia o contro la camorra”. E aggiunge: “Nella mia casa da sempre svolgo funzioni di governo e di parlamentare, avendolo addirittura comunicato alla Camera dei Deputati sin dal 2004, e la violazione che è stata compiuta è particolarmente grave perché va contro i più elementari principi costituzionali”.
“Vorrei andare subito dal giudice per difendermi da accuse che è facilissimo smontare – prosegue -, e chiedere l’archiviazione della vicenda, ma non posso presentarmi da giudici che non hanno competenza né funzionale né territoriale e che vogliono utilizzare questa vicenda come strumento di lotta politica”. “I fatti che mi vengono contestati sono stati commessi nella mia qualità di presidente del Consiglio e dunque tutto deve andare al tribunale ministri”. Poi, in altro passaggio, aggiunge: “Io sono sereno e il governo continuerà a lavorare anche per fare quelle riforme tese a garantire che i magistrati di sinistra non possano più cercare di far fuori chi è stato eletto dai cittadini”.
Serena Marotta
“Le violazioni di legge che sono state commesse in queste indagini – continua – sono talmente tante e talmente incredibili che non posso non raccontarvele perché possiate denunciarle e farvi portatori di un messaggio ai vostri amici di come si sta cercando di sovvertire il voto popolare. Pensate che la mia casa di Arcore è stata sottoposta a un continuo monitoraggio che dura dal gennaio del 2010 per controllare tutte le persone che entravano e uscivano e per quanto tempo vi rimanevano. Hanno utilizzato tecniche sofisticate come se dovessero fare una retata contro la mafia o contro la camorra”. E aggiunge: “Nella mia casa da sempre svolgo funzioni di governo e di parlamentare, avendolo addirittura comunicato alla Camera dei Deputati sin dal 2004, e la violazione che è stata compiuta è particolarmente grave perché va contro i più elementari principi costituzionali”.
“Vorrei andare subito dal giudice per difendermi da accuse che è facilissimo smontare – prosegue -, e chiedere l’archiviazione della vicenda, ma non posso presentarmi da giudici che non hanno competenza né funzionale né territoriale e che vogliono utilizzare questa vicenda come strumento di lotta politica”. “I fatti che mi vengono contestati sono stati commessi nella mia qualità di presidente del Consiglio e dunque tutto deve andare al tribunale ministri”. Poi, in altro passaggio, aggiunge: “Io sono sereno e il governo continuerà a lavorare anche per fare quelle riforme tese a garantire che i magistrati di sinistra non possano più cercare di far fuori chi è stato eletto dai cittadini”.
Serena Marotta