Così ha dichiarato il pentito Giovanni Ciaramitaro, deponendo a Firenze al processo sulle stragi del 1993 a Firenze, Roma e Milano.
“La ragione delle stragi – ha spiegato il collaboratore di giustizia – era l’abolizione del 41 bis, l’abolizione delle leggi sulla mafia. Le bombe le mettevano per scendere a patti con lo Stato.
C’erano dei politici che indicavano quali obiettivi colpire con le bombe: andate a metterle alle opere d’arte”.
In una circostanza diversa, durante una latitanza, “chiesi a Giuliano – ha detto Ciaramitaro – perché dovevamo colpire i monumenti e le cose di valore fuori dalla Sicilia. Lui mi disse che ci stava questo politico, che ancora non era un politico, ma che quando sarebbe diventato presidente del Consiglio avrebbe abolito queste leggi. Poi mi disse che era Berlusconi”.
Serena Marotta