Sono due le persone coinvolte nelle indagini sull’attentato alla sede della Lega Nord di Gemonio, avvenuto nella notte tra il 28 e il 29 dicembre, vicino all’abitazione del leader leghista Umberto Bossi.
I due giovani, uno in stato di fermo e l’altro denunciato a piede libero, sono entrambi di Gemonio. Al fermato, M.P., 39 anni, e al denunciato a piede libero, secondo quanto si è saputo, è contestata la violazione della legge sulle armi. I due sono comunque sospettati di aver preso parte all’attentato. In casa di M.P., infatti, sarebbero stati trovati della polvere pirica e dei laccetti in velcro simili a quelli utilizzati per incollare alla vetrata della sede del partito i due grossi petardi che hanno mandato in frantumi la vetrata della sede del partito.
Il pm di Varese, Sara Arduini, chiederà nelle prossime ore la convalida del provvedimento, che scaturisce appunto dal materiale trovato in possesso di M.P.
Serena Marotta
I due giovani, uno in stato di fermo e l’altro denunciato a piede libero, sono entrambi di Gemonio. Al fermato, M.P., 39 anni, e al denunciato a piede libero, secondo quanto si è saputo, è contestata la violazione della legge sulle armi. I due sono comunque sospettati di aver preso parte all’attentato. In casa di M.P., infatti, sarebbero stati trovati della polvere pirica e dei laccetti in velcro simili a quelli utilizzati per incollare alla vetrata della sede del partito i due grossi petardi che hanno mandato in frantumi la vetrata della sede del partito.
Il pm di Varese, Sara Arduini, chiederà nelle prossime ore la convalida del provvedimento, che scaturisce appunto dal materiale trovato in possesso di M.P.
Serena Marotta