«Eccomi, sono un “caso”… all’improvviso tutti si sono dimenticati della libertà, e del diritto che ha ciascuno di noi di fare quello che vuole, quando vuole e con chi vuole… Ho sentito tanta gente che ha vissuto questa notizia, assieme a me, con esultanza e brivido. Li ho sentiti vicini, mi hanno dato la forza necessaria per non rispondere… E li ringrazio di gran cuore, perché mi hanno permesso di non perdere mai di vista la cosa più importante: la mia bambina. Così come non ringrazio affatto chi mi ha dato contro… chi, invece che cercare di capire, ha preferito giudicare, puntare il dito e criticare. Perché le dita puntate addosso le ho da una vita, e forse qualche errore l’ho commesso. Ma se c’è una cosa che so, Penelope, è che tu sei tutto, però non sei un errore». Con queste parole Gianna Nannini ,54 anni, rompe il silenzio, a distanza di sette mesi dalla diffusione della notizia sulla sua gravidanza. Lo fa con una lettera. Ma è una lettera d’amore, un amore unico. L’amore di una mamma per la sua creatura: Penelope, si chiamerà così.
“Ti chiamerò Penelope perché mi hai aspettato tanto prima di nascere. Hai aspettato che fossi pronta. Per tre volte non lo sono stata, ma oggi lo sono – scrive la rocker nella lettera pubblicata da “Vanity Fair”, che le ha dedicato la copertina del numero in edicola questa settimana -. Tu, il più grande amore della mia vita, arrivi dopo il dolore profondo e lo shock. Ma ci ho creduto pienamente, e ho sentito la forza per riuscirci, e ti ho desiderata così tanto che oggi, mentre ti scrivo, ti ho dentro di me”.
Posa con il pancione, indossando una maglietta con su scritto: “God Is A Woman”. Perché, come racconta Gianna a Penelope, «Dio è donna. Lo capirai presto e lo capiremo insieme”. «Mi piace pensare», scrive ancora alla sua bimba, “che Io e te (la canzone dell’omonimo album in uscita l’11 gennaio, ndr) possa rimanere il mio inno all’amore, un amore grande che rivendichi il desiderio della donna e la sua libera scelta”.
Serena Marotta
“Ti chiamerò Penelope perché mi hai aspettato tanto prima di nascere. Hai aspettato che fossi pronta. Per tre volte non lo sono stata, ma oggi lo sono – scrive la rocker nella lettera pubblicata da “Vanity Fair”, che le ha dedicato la copertina del numero in edicola questa settimana -. Tu, il più grande amore della mia vita, arrivi dopo il dolore profondo e lo shock. Ma ci ho creduto pienamente, e ho sentito la forza per riuscirci, e ti ho desiderata così tanto che oggi, mentre ti scrivo, ti ho dentro di me”.
Posa con il pancione, indossando una maglietta con su scritto: “God Is A Woman”. Perché, come racconta Gianna a Penelope, «Dio è donna. Lo capirai presto e lo capiremo insieme”. «Mi piace pensare», scrive ancora alla sua bimba, “che Io e te (la canzone dell’omonimo album in uscita l’11 gennaio, ndr) possa rimanere il mio inno all’amore, un amore grande che rivendichi il desiderio della donna e la sua libera scelta”.
Serena Marotta