Arriva l’ok da parte del Consiglio dei Ministri per il “Pan“, il nuovo piano di azione nazionale antidroga, presentato dal sottosegretario Carlo Giovanardi. Il “Pan”, prende il via dalle indicazioni europee e delle Nazioni Unite in materia, e si rivolge alle Regioni e alle Province Autonome.
Cinque i campi di intervento prioritari individuati dal piano: la prevenzione selettiva; la cura e la prevenzione delle patologie correlate; la riabilitazione e il reinserimento lavorativo delle persone tossicodipendenti; la tempestiva e precoce osservazione del fenomeno, compresa la valutazione costante dei risultati dei trattamenti; il contrasto del traffico e dello spaccio, ma contemporaneamente la riformulazione e il riadattamento della legislazione per renderla più adatta alle odierne esigenze e problematiche.
Per quanto riguarda la prevenzione, in particolare, il piano sottolinea il fatto che debba essere il più precoce possibile, e punta su interventi specifici, da attivare a partire dalle scuole elementari. e non solo. viene evidenziata anche l’importanza della scoperta precoce da parte dei genitori dell’uso di sostanze da parte dei figli, con tecniche di drug test professionali evitando il “fai da te”.
Serena Marotta
Cinque i campi di intervento prioritari individuati dal piano: la prevenzione selettiva; la cura e la prevenzione delle patologie correlate; la riabilitazione e il reinserimento lavorativo delle persone tossicodipendenti; la tempestiva e precoce osservazione del fenomeno, compresa la valutazione costante dei risultati dei trattamenti; il contrasto del traffico e dello spaccio, ma contemporaneamente la riformulazione e il riadattamento della legislazione per renderla più adatta alle odierne esigenze e problematiche.
Per quanto riguarda la prevenzione, in particolare, il piano sottolinea il fatto che debba essere il più precoce possibile, e punta su interventi specifici, da attivare a partire dalle scuole elementari. e non solo. viene evidenziata anche l’importanza della scoperta precoce da parte dei genitori dell’uso di sostanze da parte dei figli, con tecniche di drug test professionali evitando il “fai da te”.
Serena Marotta