I carabinieri in giornata hanno ascoltato un nuovo testimone, che ha riferito di aver visto Sarah Scazzi, giovedì scorso, in una Punto blu con un uomo nella località costiera di San Pietro in Bevagna. Anche se l’avvistamento è stato reputato poco attendibile, resta al vaglio degli inquirenti. Sono passati tredici giorni dalla scomparsa della ragazzina, di 15 anni, di Avetrana e, oggi, continuano le ricerche anche con gli agenti della Forestale a cavallo nella zona di campagna di Avetrana.
Anche secondo la madre di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo, che ieri aveva fatto un appello al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affinché si rafforzasse l’impiego di uomini per le ricerche, la ragazza avvistata dal nuovo testimone non sarebbe Sarah: “Lui mi è sembrato sincero – ha spiegato – ma non credo che sia Sarah perché mi ha detto che la ragazza aveva gli occhiali da sole, che Sarah non ha mai posseduto”.
In più la mamma della studentessa ha anche risposto ad alcune domande fatte dai giornalisti. In particolare ha ammesso di litigare spesso con la figlia, e per quanto riguarda la sparizione del caricatore del cellulare, ha chiarito di aver saputo da Sabrina, la nipote della donna che sarebbe dovuta andare con Sarah al mare il giorno della sua scomparsa – avvenuta nel primo pomeriggio del 26 agosto scorso, tra le 14.30 e le 14.42 – che la figlia lo portava sempre nello zainetto perché ascoltava la musica dal cellulare, che di conseguenza si scaricava spesso. Ha anche confermato che Sarah sognava di imbarcarsi e di guidare una nave e che desiderava andare via da Avetrana.
Serena Marotta
Anche secondo la madre di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo, che ieri aveva fatto un appello al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affinché si rafforzasse l’impiego di uomini per le ricerche, la ragazza avvistata dal nuovo testimone non sarebbe Sarah: “Lui mi è sembrato sincero – ha spiegato – ma non credo che sia Sarah perché mi ha detto che la ragazza aveva gli occhiali da sole, che Sarah non ha mai posseduto”.
In più la mamma della studentessa ha anche risposto ad alcune domande fatte dai giornalisti. In particolare ha ammesso di litigare spesso con la figlia, e per quanto riguarda la sparizione del caricatore del cellulare, ha chiarito di aver saputo da Sabrina, la nipote della donna che sarebbe dovuta andare con Sarah al mare il giorno della sua scomparsa – avvenuta nel primo pomeriggio del 26 agosto scorso, tra le 14.30 e le 14.42 – che la figlia lo portava sempre nello zainetto perché ascoltava la musica dal cellulare, che di conseguenza si scaricava spesso. Ha anche confermato che Sarah sognava di imbarcarsi e di guidare una nave e che desiderava andare via da Avetrana.
Serena Marotta