Lo hanno freddato con nove colpi di pistola, mentre stava rientrando a casa con la sua auto. Angelo Vassallo, 57 anni, sindaco di Pollica è morto così nella notte in una strada dietro la sua abitazione del paesino balneare del salernitano nell’abitacolo della sua Audi station wagon grigia: nove colpi sparati dal finestrino. Tanti potrebbero essere i moventi dell’omicidio.
“Ci sono molte piste da seguire – ha affermato il sostituto procuratore di Vallo della Lucia, Alfredo Greco, durante l’intervista a “Sky Tg24” – e per il momento non abbiamo un orientamento preciso sul possibile movente. Non sappiamo ancora neppure se abbiano agito una o più persone. Si può pensare di tutto”. Tra i moventi potrebbe esserci quello collegato ad una recente denuncia: il sindaco di Pollica sarebbe stato denunciato – poco tempo fa – per estorsione, concussione e reati contro l’amministrazione della giustizia.
Vassallo sposato e con due figli in passato era già stato sindaco del Comune di Acciaroli. Era soprannominato il “sindaco-pescatore” ed era “una persona per bene – ha detto Greco -, che metteva se stesso davanti all’illegalità. Negli ultimi tempi era preoccupato – ha aggiunto il magistrato – e mi teneva costantemente informato sugli sviluppi di alcune vicende”.
Serena Marotta
“Ci sono molte piste da seguire – ha affermato il sostituto procuratore di Vallo della Lucia, Alfredo Greco, durante l’intervista a “Sky Tg24” – e per il momento non abbiamo un orientamento preciso sul possibile movente. Non sappiamo ancora neppure se abbiano agito una o più persone. Si può pensare di tutto”. Tra i moventi potrebbe esserci quello collegato ad una recente denuncia: il sindaco di Pollica sarebbe stato denunciato – poco tempo fa – per estorsione, concussione e reati contro l’amministrazione della giustizia.
Vassallo sposato e con due figli in passato era già stato sindaco del Comune di Acciaroli. Era soprannominato il “sindaco-pescatore” ed era “una persona per bene – ha detto Greco -, che metteva se stesso davanti all’illegalità. Negli ultimi tempi era preoccupato – ha aggiunto il magistrato – e mi teneva costantemente informato sugli sviluppi di alcune vicende”.
Serena Marotta