Potrebbe arrivare lo stop dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alla diffusione dei dati sui terremoti. Il motivo? Evitare che vengano interpretati in maniera errata. Una decisione al vaglio dell’Ingv, come ha spiegato il presidente, Enzo Boschi, che arriva dopo le dichiarazioni del capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, in un messaggio inviato stamattina alla presidenza dell’85/o congresso della Societa’ geologica italiana.
Ecco parte del messaggio scritto da Bertolaso: “Leggo come segno negativo l’ affermarsi di profeti di sventura al posto di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita, il prevalere dell’urlo sul ragionamento, il sovrabbondare dell’emozione suscitata con i metodi mediatici rispetto all’affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e apprestano soluzioni”. E ha aggiunto: “Non e’ compito della Protezione civile occuparsi di questa forma di prevenzione strutturale dei rischi, ma delle amministrazioni che hanno la responsabilità della gestione ordinaria del territorio. Su questo punto stiamo raggiungendo però un livello di forte criticità per la sistematica sottovalutazione del rischio esistente, la mancanza di piani e programmi di lungo respiro, la scarsa attenzione ai rischi anche quando conosciuti e incombenti”.
Da qui la reazione dell’Ingv, che ha affermato di “condividere a pieno” il messaggio del capo dipartimento della Protezione civile. Intanto un’altra scossa di magnitudo 2.1 è stata registrata nella tarda mattinata di oggi, alle 11.47, nell’area dei Monti Reatini con epicentro tra Montereale (L’Aquila) e Borbona (Rieti).
Serena Marotta
Ecco parte del messaggio scritto da Bertolaso: “Leggo come segno negativo l’ affermarsi di profeti di sventura al posto di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita, il prevalere dell’urlo sul ragionamento, il sovrabbondare dell’emozione suscitata con i metodi mediatici rispetto all’affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e apprestano soluzioni”. E ha aggiunto: “Non e’ compito della Protezione civile occuparsi di questa forma di prevenzione strutturale dei rischi, ma delle amministrazioni che hanno la responsabilità della gestione ordinaria del territorio. Su questo punto stiamo raggiungendo però un livello di forte criticità per la sistematica sottovalutazione del rischio esistente, la mancanza di piani e programmi di lungo respiro, la scarsa attenzione ai rischi anche quando conosciuti e incombenti”.
Da qui la reazione dell’Ingv, che ha affermato di “condividere a pieno” il messaggio del capo dipartimento della Protezione civile. Intanto un’altra scossa di magnitudo 2.1 è stata registrata nella tarda mattinata di oggi, alle 11.47, nell’area dei Monti Reatini con epicentro tra Montereale (L’Aquila) e Borbona (Rieti).
Serena Marotta