È finita nella trappola della Rete: lui l’ha corteggiata per un mese in chat, poi col telefonino. Dopo un mese di lunghe conversazione, scambio di foto e complimenti, l’altra sera, l’appuntamento e la violenza. Si sono presentati in tre sotto casa della ragazza, a Varedo, in provincia di Milano, con il pretesto di andare a bere qualcosa insieme.
Lei, 21 anni, si è lasciata convincere: si fidava dell’universitario, di 23 anni, pavese, che non aveva mai visto, ma al quale aveva confidato tutto in chat. Con lui si sono presentati all’appuntamento altri due amici, studenti, di 18 e 17 anni, di Lodi e Pavia. La giovane si è lasciata convincere ed è salita in macchina. Pochi minuti e si è ritrovata in periferia, scaraventata fuori dall’auto e stuprata dai due studenti, mentre il terzo riprendeva la scena con il telefonino. Poi l’hanno abbandonata lì e sono scappati via.
È ritornata a casa, ha raccontato tutto ai genitori e con loro si è presentata alla stazione dei carabinieri di Varedo per la denuncia. Grazie ai tabulati telefonici, i militari sono risaliti all’identità dei tre stupratori, che ieri mattina sono finiti in manette.
Serena Marotta
Lei, 21 anni, si è lasciata convincere: si fidava dell’universitario, di 23 anni, pavese, che non aveva mai visto, ma al quale aveva confidato tutto in chat. Con lui si sono presentati all’appuntamento altri due amici, studenti, di 18 e 17 anni, di Lodi e Pavia. La giovane si è lasciata convincere ed è salita in macchina. Pochi minuti e si è ritrovata in periferia, scaraventata fuori dall’auto e stuprata dai due studenti, mentre il terzo riprendeva la scena con il telefonino. Poi l’hanno abbandonata lì e sono scappati via.
È ritornata a casa, ha raccontato tutto ai genitori e con loro si è presentata alla stazione dei carabinieri di Varedo per la denuncia. Grazie ai tabulati telefonici, i militari sono risaliti all’identità dei tre stupratori, che ieri mattina sono finiti in manette.
Serena Marotta
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